Il sindaco chiama il ministero, in ballo anche le caserme. GLI EFFETTI SUL TERRITORIO

TIRRENO PISA Pagina: III

Il sindaco chiama il ministero, in ballo anche le caserme. GLI EFFETTI SUL TERRITORIO

«Guarderemo con attenzione l’evoluzione di questa vicenda nei suoi vari aspetti», dice il sindaco Marco Filippeschi a proposito dei cambiamenti in atto a Camp Darby. Modifiche che, al di là delle (importanti) questioni occupazionali, può avere alcuni risvolti sugli assetti del territorio. Non tanto nella base e dintorni, quanto per il più complessivo rapporto tra la città e l’amministrazione militare. Il riferimento, fin troppo semplice, è soprattutto al progetto caserme. I movimenti a Camp Darby, alla fine, potrebbero anche non essere del tutto scollegati. «Prenderemo contatti con il ministero della Difesa per capire cosa significa quello che sta avvenendo o avverrà nella base americana», annuncia infatti il sindaco.
Camp Darby ospiterà molto probabilmente parti dell’Esercito italiano, ma su quali e come è tutto ancora da definire. Con la Difesa, Filippeschi si propone di «fare un punto per mettere in chiaro l’intera situazione». In altre parole, «un ragionamento per verificare le esigenze militari nell’ambito di un uso razionali degli spazi sul territorio comunale».
L’aggancio è anche al cosiddetto progetto caserme, ovvero la maxi-permuta in discussione da anni che prevede la costruzione di una nuova caserma (a Ospedaletto) con passaggio al Comune delle proprietà delle tre strutture cittadine: la Bechi Luserna sull’Aurelia, l’Artale di via Roma e l’ex distretto militare Curtatone e Montanara. Il negoziato, impostato e già rivisto, è tornato al centro dei colloqui tra ministero e amministrazione comunale, interessata in particolare alla caserma Bechi Luserna da trasformare in terminal dei bus turistici. Nei contatti più recenti erano state ipotizzate anche soluzioni diverse da quella originaria per riuscire a trovare un’intesa. Possono i cambiamenti a Camp Darby, che coinvolgono anche il ministero della Difesa, intervenire in questa vicenda?
Filippeschi ha in programma anche un incontro con i sindacati «per sentire direttamente quali possono essere le ricadute effettive sotto il profilo occupazionale». Sul piatto le nuove assunzioni al Depot ed i tagli di 37 posti. «Ci attiveremo – conclude il sindaco perché non ci siano perdite di posti di lavoro e perché siano assicurate le prospettive occupazionali».

Francesco Loi

Condividi questo articolo

Lascia un commento