Il Wwf vuole la spiaggia libera

TIRRENO PISA Pagina: 12

Il Wwf vuole la spiaggia libera

Là dove c’era lo stabilimento balneare dei soldati americani di Camp Darby, deve trovare posto una spiaggia libera. La richiesta portala firma del Wwf.
«In merito alle notizie apparse sui media circa il fatto che gli americani hanno rinunciato alla loro concessione demaniale sul litorale pisano, come Wwf Pisa ci preme precisare alcune questioni – spiega un documento dell’associazione – Innanzitutto ricordiamo che, adiacente all’ex bagno americano, c ‘è una porzione dell’oasi Wvvf Dune di Tirrenia, che insiste in tutta l’area posta tra questo, i bagni ad esso prossimi e il viale Tirreno. Il fatto comporta che l’area ora rimasta libera abbia un’alta valenza ambientale, confermata dal fatto che in essa si sono conservate alcune grandi dune costiere e una florida macchia mediterranea. Il fatto che gli americani non avessero un elevato numero di clienti per il loro stabilimento e la loro condotta rispettosa dell’ambiente hanno fatto si che, salvo il grande parcheggio realizzato tanti anni fa, una grande estensione di aree naturali sia giunta intatta sino ad oggi».
«Per questa ragione – prosegue il Wwf – ci pare indispensabile che la spiaggia ritorni a disposizione della comunità e che essa non venga data in concessione a privati che realizzino un nuovo stabilimento balneare, magari cori ulteriori strutture. La soluzione migliore sarebbe che essa diventi una spiaggia libera, sopperendo in parte alla scarsità di spazi per la balneazione pubblica causata negli anni Novanta dalla soppressione di gran parte delle spiagge libere di Tirrenia, le quali erano proprio nei pressi dell’american beach».
Secondo il Wwf, «le strutture sportive possono essere accolte, ma dovranno adattarsi al delicato equilibrio del sito, anche perché siamo all’interno di un Parco naturale. Esse vanno vagliate una per una, considerando che gli impianti non possono essere realizzati né sulle
dune né nella macchia. Inoltre bisognerebbe comunque che tali strutture lascino disponibile sulla spiaggia un’ampia zona per la balneazione libera. A questo proposito – concludono gli ambientalisti – andrebbe valutato un cambio di destinazione della grande area attualmente adibita a parcheggio, che potrebbe ospitare appunto qualche impianto sportivo di proporzioni moderate».

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