Imminente la chiusura della Limonaia, un dovere salvarla

Sono mesi che si parla del futuro incerto della Limonaia-ScienzaViva, l’associazione nata 15 anni fa per iniziativa della Provincia di Pisa, insieme a alcuni Comuni (Pisa, Cascina, Peccioli, Volterra e Montecatini V.d.C.) e a diverse istituzioni universitarie e di ricerca pisane e altri Enti pubblici. In questi quindici anni l’associazione ha svolto un ruolo di primo piano nella promozione e nella diffusione della cultura scientifica e tecnologica, strumento indispensabile per la crescita della società civile, in un ambito in cui il nostro Paese è drammaticamente indietro, come risulta dai rapporti OCSE. Le iniziative culturali della Limonaia rivolte a studenti e docenti sono state molto apprezzate e hanno coperto un vasto territorio che include diverse cittadine della provincia di Pisa e delle province limitrofe.

Circa un anno fa la Provincia, principale contribuente dell’associazione, ha annunciato di non poter più assicurare il proprio supporto economico in conseguenza dei tagli al bilancio dell’amministrazione. Temendo che questi tagli potessero compromettere le attività della Limonaia c’è stata una mobilitazione generale di cittadini e intellettuali di livello nazionale e internazionale, tra cui Margherita Hack (astrofisica), Sergio Bertolucci (Cern), Remo Bodei (Università Pisa), Gianmario Cazzaniga (filosofo), Fabiola Giannotti (Cern), Pietro Greco (giornalista scientifico), Giuseppe Longo (matematico, Normale Superiore Parigi), Adriano Prosperi (Normale Superiore), Guido Tonelli (Cern Ginevra), per citare solo alcuni di quelli che hanno lanciato la petizione.

L’appello lanciato a tutte le istituzioni politiche e culturali per individuare soluzioni stabilizzanti, in grado di garantire il prosieguo delle attività della Limonaia nei prossimi anni, ha raccolto in pochi giorni oltre duemila firme di sostegno, ma purtroppo è rimasto del tutto inascoltato. Anzi, come era stato paventato, nell’ultimo anno anche altre istituzioni che avevano contribuito a sostenere la Limonaia hanno annunciato l’intenzione di recedere dall’associazione.

Negli scorsi giorni in consiglio comunale, finalmente, è stata discussa la mozione da noi presentata a settembre proprio per individuare delle azioni per salvare l’associazione ma al momento del voto è mancato il numero legale e il consiglio non si è potuto esprimere.

L’argomento diventa sempre più urgente perché si è appreso che l’undici dicembre 2013 è stata convocata l’assemblea dei soci della Limonaia per discutere “dello scioglimento e messa in liquidazione della associazione”, senza che si abbia una chiara idea di quale futuro si prospetti e di quali soluzioni siano state individuate per preservare il patrimonio culturale e umano, fatto di progetti e di relazioni di un’associazione in piena attività, come è testimoniato dall’intensa affluenza alla mostra attualmente allestita nella sede della Limonaia, dedicata ad Bruno Pontecorvo, uno scienziato pisano di fama mondiale, nel centenario della nascita.

Riteniamo che sia compito del Comune, e anche delle altre istituzioni, assumersi le proprie responsabilità, viste che è possibile trovare le poche risorse necessarie, perché l’esperienza dell’Associazione venga salvaguardata al pari dei posti di lavoro che in questi anni sono stati creati, a dimostrazione che la cultura produce lavoro.

Una città in comune – Prc

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