In movimento per una scuola sicura in presenza. Sabato 16 gennaio manifestazione davanti al Comune di Pisa

In questi giorni si stanno diffondendo manifestazioni da parte di studenti e docenti davanti alle scuole superiori di molte regioni che hanno posticipato il rientro in presenza per le scuole secondarie superiori. A dispetto dell’accordo di dicembre tra governo e regioni, in cui si individuava il 7 gennaio la data di ritorno in presenza (anche se al 50%) delle scuole superiori (poi slittata a lunedì 11), solo tre regioni hanno mantenuto la decisione. Nelle altre regioni, sale la protesta studentesca per ripristinare il diritto allo studio in tutto il territorio nazionale, considerando che le scuole rappresentano luoghi non meno sicuri rispetto a spazi che non hanno subito alcuna chiusura.

La Toscana è una delle pochissime regioni, insieme all’Abruzzo e alla Valle d’Aosta, che ha dato il via libera al rientro e che ha dichiarato, tramite il Presidente Giani, di aver attuato tutti i provvedimenti necessari per il potenziamento dei trasporti pubblici locali, in modo da evitare assembramenti che possano provocare rischi di contagio tra studenti pendolari. In realtà le notizie che arrivano da studenti che utilizzano i mezzi non sono così rassicuranti: in molte corse, soprattutto da fuori città, i pullman risultano stipati e il distanziamento è troppo spesso non rispettato.

A questo si aggiunga che gli impegni assunti dalla Regione Toscana di potenziare i presidi dei Dipartimenti di Medicina Territoriale dedicando personale medico e infermieristico al monitoraggio e al tracciamento nelle scuole è al momento, almeno nella nostra provincia e città, lettera morta; i tamponi rapidi, necessari per tenere sotto controllo le comunità scolastiche e bloccare immediatamente eventuali focolai, non sono ancora utilizzati per la popolazione scolastica, e questo significa che l’attività di monitoraggio e screening non è attivo nelle nostre scuole.

Tenere aperte le scuole in sicurezza, obiettivo fondamentale per difendere il diritto allo studio costituzionalmente garantito, non può passare solamente da dichiarazioni non suffragate da azioni altrettanto chiare e nette: la preoccupazione di molti docenti e collaboratori scolastici per le condizioni del sistema dei trasporti pubblici e della medicina territoriale è legittima, a fronte delle responsabilità politiche di Regione, Enti Locali, ASL e Aziende di Trasporto Pubblico Locale che non sembrano garantire la piena sicurezza al di fuori delle scuole, sui mezzi dedicati alle scuole o nei tracciamenti di eventuali contatti di positivi.

Per mantenere le scuole aperte e sicure occorre un impegno straordinario di tutte le istituzioni affinché garantiscano (non solo a parole) soluzioni efficienti ed efficaci: per questo sabato 16 gennaio saremo in piazza davanti al Comune di Pisa per la mobilitazione “Per una scuola sicura in presenza” promossa da associazioni, sindacati, organizzazioni politiche per la difesa della scuola pubblica, del diritto allo studio e a salute e sicurezza.

Clicca sull’immagine per leggere il volantino dell’iniziativa:

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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