Interpellanza: Inquinamento foce Arno e Scolmatore a seguito monitoraggio Goletta Verde

Visti i dati del monitoraggio di Goletta Verde lungo le coste della Toscana, presentato a Firenze il 5 luglio 2023 e la cui sintesi si può leggere al link
https://golettaverde.legambiente.it/2023/07/05/i-dati-del-monitoraggio-di-goletta-verde-lungo-le-coste-della-toscana ;

Considerato che tale monitoraggio è consistito nell’analisi di campioni di acqua (prelevati da volontari e volontarie e conservati in frigorifero in vasi sterili per non più di 24 ore) eseguita da due laboratori individuati sul territorio: Idroconsult Laboratori Riuniti Srl di Calenzano (Firenze) e Bioconsult di Follonica (Grosseto);

Considerato che l’analisi dei campioni prelevati alla foce del fiume Arno a Marina di Pisa e alla foce dello scolmatore a Calambrone ha condotto all’attribuzione, ad entrambi i siti, della valutazione “fortemente inquinato” che equivale a Enterococchi intestinali > 400 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 1000 UFC/100ml; 

Considerato che i campioni sono stati prelevati tra il 19 e il 21 giugno 2023, in un periodo di grandi piogge che diluivano gli scarichi urbani e industriali che si riversavano nel fiume Arno e nel canale scolmatore, mentre nell’analogo monitoraggio dello scorso anno i prelievi sono stati fatti in un momento di siccità conducendo alla valutazione, per le due foci, solo di “inquinato”;

Tenuto conto che quest’ultimo considerato implica che, nell’ultimo anno, c’è stato un preoccupante aumento dell’inquinamento delle due foci.

Si chiede al sindaco e alla giunta

a) quali sono gli impianti attualmente in uso per depurare gli scarichi urbani e industriali del Comune di Pisa che confluiscono nel fiume Arno e nel canale scolmatore;
b) quali controlli e con quale frequenza sono stati effettuati negli ultimi 5 anni sull’efficacia della depurazione dei reflui urbani e industriali del comune;
c) se esiste e qual è un piano dei controlli sull’efficacia della depurazione degli scarichi cittadini;
d) se esiste un piano di controllo per prevenire gli scarichi illegali;
e) se l’amministrazione comunale ha assolto agli obblighi previsti dall’art.5 del d.lgs.116/2008 riguardo alla delimitazione e segnalazione delle zone non balneabili nel proprio territorio;
f) quali azioni l’amministrazione comunale ha compiuto per assicurare un’adeguata informazione al pubblico sul processo di partecipazione e per favorire detta partecipazione per la preparazione, la revisione e l’aggiornamento delle acque di balneazione come richiesto dall’art.4 c. 2 del Decreto 30 marzo 2010 del Ministero della salute.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare

Condividi questo articolo

Lascia un commento