Di seguito l’interpellanza al sindaco e alla giunta del comune di Pisa presentata dal consigliere di Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Possibile)
Interpellanza: Maleodoranze Tirrenia-Calambrone
Tenuto conto che in data 8 Gennaio 2019 a seguito di numerose segnalazioni ricevute dai cittadini e dalle cittadine il nostro gruppo consiliare richiedeva alla ASL 5 di Pisa, all’Arpat e ai Vigili del Fuoco un sopralluogo in località Calambrone-Tirrenia (area vicino il Coni – vione Vannini – viale delle Margherite) per la presenza soprattutto nelle ore tardo-pomeridiane e nei fine settimana, di miasmi maleodoranti e irritanti delle vie aeree superiori e gli occhi.
Considerato che in data 9 Gennaio in un articolo sulla questione si legge che l’Arpat ha seguito di numerose segnalazioni che rilevavano “odore di uova marce e idrocarburi attribuendone l’origine alle attività della raffineria dell’area nord del porto di Livorno”aveva già effettuato dei sopralluoghi nella raffineria ENI, effettuando indagini specifiche e riscontrando a quel tempo dei lavori in corso che avrebbero dovuto ridurre i problemi lamentati dalla popolazione e che sarebbero dovuti terminare di lì a pochi giorni.
Preso atto che sempre nell’articolo sopracitato l’Arpat aveva registrato dalla centralina Eni di Stagno, in data 1 Gennaio, un picco di idrogeno solforato compatibile con il superamento della soglia olfattiva, episodio che è durato a detta di Arpat pochi minuti per poi ritornare ai valori misurati antecedentemente.
Considerato che a seguito della nostra sollecitazione dell’8 Gennaio i Vigili del Fuoco hanno effettuato un sopralluogo in data 10.01.19 che ha escluso la presenza di sostanze volatili pericolose, ma che in data 15.01.19 (ore 18:30) e in data 22.01.19 (ore 16:50) la ASL-Dipartimento prevenzione, ha effettuato dei sopralluoghi nella zona indicata e da cui emerge”percezioni di lievi maleodoranze riconducibili e assimilabili ad odori di natura chimica”, a riprova che le maleodoranze si sono continuate a registrare anche dopo i primi giorni di Gennaio.
Considerato che l’ odore di uova marce, tipico odore dell’idrogeno solforato o acido solfidrico (H2S), continua a essere lamentato dalla popolazione residente nella zona.
Considerato che l’acido solfidrico risulta essere anche a bassi livelli un irritante per occhi e vie aeree superiori, causando anche tosse, con effetti di esposizione a lungo termine di cefalee, disappetenza, affaticamento, confusione .
Si chiede al Sindaco e alla Giunta
- se l’Arpat sta effettivamente continuando a monitorare i rilievi della centralina della raffineria Eni al fine di controllare eventuali ulteriori picchi di idrogeno solforato.
- Se e come il Comune di Pisa sta vigilando, sull’effettivo compimento dei lavori alla raffineria Eni che avrebbero dovuto eliminare il problema delle maleodoranze.
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile