Interpellanza: Quali rapporti tra la nostra città e il governo di Dubai

Di seguito l’interpellanza al sindaco e alla giunta del comune di Pisa presentata ad agosto 2018 dal consigliere di Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Possibile)

Interpellanza: Quali rapporti tra la nostra città e il governo di Dubai

Tenuto conto che da tre anni lo Yemen, tra i paesi più poveri al mondo, nel totale silenzio della comunità internazionale e dei media mondiali vive una guerra sanguinosa, condotta da Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e i loro alleati arabi sunniti.

Considerato che la coalizione araba da tre anni combatte i ribelli sciiti yemeniti, attraverso massicci bombardamenti e il blocco serrato di qualsiasi rifornimento, compreso quello di medicinali.

Preso atto che sia l’Onu che Oxfam hanno denunciato la drammatica situazione in cui versa il Paese e in particolare la popolazione civile, tra cui 300 mila bambini, per il perdurare della mancanza di cibo, acqua e farmaci: il paese è sull’orlo della carestia, con 7 milioni di yemeniti alla fame, e un’epidemia di colera che ha provocato migliaia di morti, dovuti anche al fatto che buona parte delle strutture sanitarie sono ormai distrutte o inservibili.

Considerato che le Nazioni Unite hanno definito quanto sta avvenendo in Yemen come la “più grande crisi umanitaria del mondo”. “Ciò che qui succede sta manifestandosi come lo sterminio di un intero popolo. Alleati degli autori di questo genocidio sono le epidemie diffuse in seguito alla guerra, come il colera la cui diffusione è la peggiore dei tempi moderni e minaccia oltre un milione di persone”, ha denunciato Alexander Faite, capo delegazione della Croce Rossa nel Paese. Secondo l’Unicef, “oggi nello Yemen 1,7 milioni di bambini soffrono di malnutrizione acuta; le scuole sono chiuse e l’istruzione ferma in quasi tutte le province yemenite; centinaia di scuole sono distrutte”.

Considerato che tutto questo avviene nell’indifferenza mondiale: un silenzio che in questi casi non può che trasformarsi in complicità. Silenzio squarciato solo quando gli eventi assumono una drammaticità tale da non poter evitare la risonanza mediatica, come nel caso del bombardamento aereo avvenuto il 9 agosto che, colpendo una scuolabus, ha provocato la morte di 29 bambini.

Tenuto conto che l’Italia vende armi da anni all’Arabia Saudita, e per la precisione per lo più bombe, prodotte da RWM Italia SpA, controllata del gruppo tedesco Rheinmetall AG, con stabilimento situato a Domunovas, in provincia di Cagliari.

Considerato che i dati forniti dalla Rete per il Disarmo testimoniano che tali vendite sono andate aumentando dal 2016 ad oggi, quindi sia sotto il governo Renzi, sia sotto il governo Gentiloni, il quale anzi nell’aprile di quest’anno, dunque ad elezioni politiche già avvenute, ha autorizzato la fornitura di ulteriori 26 milioni di euro di armamenti ai Sauditi, contravvenendo palesemente a quanto disposto dall’articolo 1 della legge 185/90, che vieta l’esportazione di armi verso Paesi in conflitto armato e che violano i diritti umani.

Valutato che gli Emirati Arabi Uniti,sono uno dei membri principali della coalizione araba, coalizione in cui gli Emirati Arabi Uniti stanno assumendo una rilevanza crescente, soprattutto con l’entrata in campo delle forze terrestri.

Considerato che Amnesty International a Luglio di quest’anno denuncia gravissime violazioni dei diritti umani, perpetrate nei centri di detenzione gestiti dalle forze emiratine

Tenuto conto che attraverso Mataar Holdings società controllata da Investiment corporation of Dubai, il fondo di investimenti sovrano di proprietà del governo del Dubai ha acquistato il 25% di Corporation America Italia, azionista di controllo di Toscana Aeroporti, società che gestisce gli scali di Pisa.

Tenuto conto che da alcuni anni vengono concessi spazi del Parco Naturale di San Rossore, per lo svolgimento della competizione ippica internazionale di Endurance Lifestyle di cui gli Emirati Arabi sono i promotori.

Si chiede al Sindaco e alla Giunta

  • se sono a conoscenza che Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum è governatore del Dubay e Ministro della Difesa della coalizione araba, direttamente coinvolta nella guerra di aggressione allo Yemen e nella conseguente emergenza umanitaria in atto;
  • quali azioni intendono promuovere negli ambiti di loro competenza per riconsiderare le relazioni e i rapporti di natura economica con gli emirati arabi e lo sceicco del Dubay;
  • quali azioni intendono mettere in atto verso i livelli Regionale e nazionale per il rispetto dell’Articolo 11 e Art. 2 della Costituzione Italiana.

 

Francesco Auletta – Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile)

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