Appresa la notizia di un parziale ridimensionamento della base di Camp Darby.
Preoccupati per la futura destinazione delle aree liberate, data la zona di assoluto pregio ambientale in cui esse ricadono.
Considerata la potenziale utilità che tali aree potrebbero avere nell’ambito della riorganizzazione della protezione degli habitat e nella dotazione infrastrutturale a servizio del litorale.
Data la difficoltà di reperire le informazioni relative alla situazione attuale.
Si chiede al sindaco e alla giunta
di chiarire e comunicare, in base alle informazioni a loro disposizione, con esattezza quali sono i terreni oggetti della dismissione, la loro estensione e esatta collocazione;
quali sono le procedure da seguire per il trasferimento di gestione e proprietà dell’area, e se queste una volta trasferite al governo Italiano e al Demanio possano essere inserite nel cosiddetto “federalismo demaniale”;
se è confermato quanto riportato dal Corriere Fiorentino in data 17 gennaio 2015 secondo cui ” in base all’accordo bilaterale del 1954 il apese ospitante deve pagare agli USa un corrispettivo per la restituzione dell’area e qualora il governo decida di riutilizzare la proprietà restituita prima di 3 anni dovranno pagare un sovraprezzo”;
se non si ritiene che sia una buona occasione per riavviare, di concerto con gli altri enti territoriali, quel ripensamento in chiave civile dell’area di Camp Darby, condiviso nel 2003 anche dal Presidente della Regione Claudio Martini e dal Sindaco di Pisa Paolo Fontanelli e ribadito dallo stesso consiglio comunale con una mozione approvata nel 2007;
se vi sono stati o vi saranno incontri con rappresentanti del Governo Italiano e dei vertici di Camp Darby rispetto alla dismissione di queste aree, e quale è stato il contenuto di questi incontri.