Interpellanza sullo stato dell’inceneritore di Ospedaletto

Considerati i recenti fatti relativi alla chiusura di una linea dell’impianto di incenerimento dei rifiuti di Ospedaletto di Geofor Spa, a causa dello sforamento dei livelli consentiti di diossine, furani e altri composti nocivi per la salute;

Visto che questi fatti avvengono in un impianto che non è nuovo a tali sforamenti dei limiti di emissioni, a malfunzionamenti in generale, causati della sua natura impiantistica e della sua età progettuale;

Considerato che, alla luce di quanto sopra detto, questo impianto risulta, a prescindere dalle valutazioni in merito alla specifica tecnologia di trattamento dei rifiuti, inadeguato a svolgere oltre la sua funzione:

Interroga il Sindaco:

– in merito alla ricostruzione dei fatti, tempistica dei controlli (campionamenti e analisi) che hanno evidenziato gli sforamenti dei limiti;
– le motivazioni dei ritardi e dei tempi intercorsi tra le analisi e le decisioni di chiusura della linea;
– quali siano le motivazioni tecniche degli sforamenti, con particolare riferimento alle tipologie di rifiuto e alle condizioni di esercizio, e cosa eventualmente non abbia funzionato rispetto alle strategie adottate a seguito dell’ultimo sforamento;
– quali garanzie ci sono rispetto alle modalità dei controlli, allo stato dell’inceneritore e al suo funzionamento, per evitare ulteriori sforamenti;
– quali sono le intenzioni di Geofor Patrimonio rispetto al rewamping, in assenza a tutt’oggi della nuova pianificazione interprovinciale, e rispetto a quanto inserito nel relativo documento allegato al Piano Strategico dell’Area Pisana;
– quali sono i costi di smaltimento del rifiuto in tale impianto, esplicitando le componenti dei costi di gestione, di smaltimento delle scorie e delle ceneri, compresi i costi di ammortamento derivanti dall’ultimo intervento di adeguamento del 2002 e come si possono confrontare con quelli di conferimento in discarica;
– quali siano le intenzioni dell’Amministrazione in merito alla vita di tale impianto e alla sua definitiva dismissione.
– se l’amministrazione comunale è a conoscenza dei dati epidemiologici della zona e se abbia intenzione di promuovere nuovi studi per verificare l’andamento delle patologie nelle zone interessate.

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