Interrogazione: Appalto alla Cooperativa Sociale Agape

Di seguito l’interrogazione presentata al sindaco e alla giunta del comune di Pisa dal consigliere Francesco Auletta (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile)

Interrogazione: Appalto alla Cooperativa Sociale Agape

Vista la MOZIONE n. 1953 approvata nella seduta del Consiglio Regionale Toscano del 23 ottobre 2019 avente ad oggetto “In merito alla gestione del servizio sociale della Società della Salute pisana e alla più complessiva questione della reinternalizzazione dei servizi previsti tra i livelli essenziali di assistenza sociale “, che ha impegnato la Giunta ad avviare un monitoraggio dello stato dei servizi nelle zone/distretto e Società della Salute riguardante la normativa relativa ai rapporti tra le Cooperative/Società in appalto e la committenza pubblica ed inoltre, a valutare, in prospettiva, forme di internalizzazione del servizio sociale professionale contemplando nelle procedure concorsuali forme di tutela legislativa per gli operatari in appalto interessati, compreso il riconoscimento formale degli anni di servizio prestato presso il servizio pubblico;

Premesso che il servizio sociale professionale rappresenta, ai sensi del comma 4, dell’articolo 22 della legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali), il primo dei livelli essenziali di assistenza sociale;

Tenuto conto che,

  • storicamente, i comuni compresi nella zona/distretto pisana hanno delegato all’Azienda Sanitaria Locale di riferimento l’esercizio della titolarità delle materie socio assistenziali e la loro gestione.

  • l’allora Azienda Sanitaria AUSL 5, in quanto soggetto delegato, ha proceduto all’esternalizzazione di buona parte del servizio alla Cooperativa Sociale Agape per la copertura della dotazione organica dei servizi socio assistenziali, coprendo il fabbisogno del servizio sociale territoriale.

  • nell’anno 2016,la cooperativa sociale Agape si è aggiudicata un appalto che prevedeva un impiego di trentacinque assistenti sociali da impegnare nella zona Pisana, Valdera e Valdicecina per un importo pari a euro 4. 411 112.26 per tre anni per lo svolgimento delle funzioni rispetto a Segretariato Sociale, Gestione dei percorsi assistenziali, Pronto intervento sociale. ;

  • con l’appalto descritto, la Società della Salute della zona Pisana ha inteso perseguire la scelta dell’esternalizzazione di un servizio che, come già premesso, riguarda una delle funzioni essenziali dei comuni stabilita per legge, distinguendo nell’ultimo bando tra il settore socio assistenziale, messo appunto a bando, e socio sanitario, gestito invece da personale pubblico;

  • il servizio di assistenza sociale territoriale dei comuni continua pertanto ad essere garantito da operatori ed operatrici che svolgono il medesimo lavoro (seppur rigidamente distinti per settori) con salari e condizioni contrattuali profondamente differenti.

Considerata altresì la particolare delicatezza e complessità del servizio di tutela minorile, svolto dal servizio sociale della cooperativa Agape, che impone l’obbligo di garantire non solo la massima competenza degli operatori e delle operatrici, ma anche il loro radicamento e continuità nei persidi territoriali.

Viste le esigenze di sicurezza del personale che ha diritto ad avere la massima tutela da parte di chi svolge ruoli di coordinamento e responsabilità.

Considerato che nel Capitolato relativo al citato Appalto si legge:

Tutto il personale adibito ai servizi del presente appalto lavorerà pertanto alle dipendenze e sotto l’esclusiva responsabilità dell’Appaltatore sia nei confronti del committente che nei confronti di terzi.

L’aggiudicatario sarà tenuto a mantenere nella gestione dell’appalto, nei limiti del possibile, il personale dedicato, limitando al massimo il “turn over”.

Il concorrente dovrà presentare in sede di progetto-offerta un piano generale della formazione del personale (con specifica del monte ore annuale per ciascuna unità di personale) e indicare le modalità di supervisione e realizzazione dello stesso.

L’appaltatore si obbliga all’osservanza delle norme in materia di sicurezza e tutela dei lavoratori ed in specifico si impegna ad assolvere tutti gli adempimenti previsti dal D. Lgs. 81/08 ed in generale di tutte le norme di tutela della sicurezza del lavoratore.

Viste le mobilitazioni del servizio sociale della cooperativa nell’anno 2019, in cui venivano denunciati gli eccessivi carichi di lavoro e i continui trasferimenti di personale, senza preventive comunicazioni ed accordi con le operatrici e gli operatori

Preso atto di quanto contenuto nel Progetto presentato dalla cooperativa Sociale Agape, nel quale si attesta che:

l’ATI proponente ha selezionato per il servizio oggetto dell’appalto solo personale altamente specializzato, che all’esperienza può aggiungere una caratura professionale in costante aumento grazie all’aderenza piena ai percorsi formativi richiesti dall’ordine

il Responsabile del Servizio appaltato ed i Referenti siano selezionati quali eccellenze nel loro campo professionale e siano in grado di assicurare la gestione dei compiti a loro affidat

Grazie ad un complesso ma efficiente meccanismo organizzativo l’ATI riesce anche a gestire i servizi garantendo l’applicazione di metodologie ed attività che scongiurano il rischio di un eccessivo turn over degli operatori, ovvero la discontinuità nel rapporto operatore/utente. Infatti l’ATI proponente considera la continuità assistenziale un elemento di qualità del servizio ma anche di notevole impatto sulla percezione positiva dell’utente

Il turnover, sia per quanto concerne l’azienda nel suo complesso, sia che riguardi l’alternarsi di troppi operatori sullo stesso servizio, è un indicatore di una possibile sofferenza degli operatori, ovvero di uno stato di malessere che può anche essere inteso come spia del burnout.

Si chiede al sindaco e alla giunta

  • Quali siano i percorsi di formazione destinati ai neoassunti, con particolare riferimento alla conoscenza del territorio di competenza e alle risorse della comunità;

  • quali siano le procedure relative al passaggio delle informazioni relative alle situazioni in carico e quali siano le modalità di informazione della cittadinanza in caso di cambiamento del case manager;

  • se esistono strumenti professionali utili ad effettuare il passaggio di informazioni e consegna tra un operatore e l’altro;

  • quali siano gli strumenti professionali utilizzati per registrare gli interventi e gli atti elaborati dal servizio sociale e se esiste un sistema di raccolta dati;

  • quali siano i dati relativi al turn over del personale dei presidi distrettuali;

  • quali siano le principali criticità rilevate nel monitoraggio del servizio e nella valutazione dei progetti individualizzati, con particolare riferimento alla misurazione dell’efficacia degli interventi effettuati;

  • quali criticità siano state riscontrate nella presa in carico di nuclei familiari caratterizzati da bisogni complessi e disagi multidimensionali intorno alle quali è necessaria l’integrazione di più servizi;

  • quale sia il ruolo della referente della Cooperativa sociale Agape e quali le mansioni assegnate;

  • quali sono gli strumenti e le modalità di tutoraggio delle/ degli assistenti sociali da parte delle/ dei referenti individuate dalla cooperativa;

  • quali siano gli atti formali e le linee guida che definiscano ruoli, responsabilità e livelli di integrazione con i servizi sociosanitari ad alta integrazione e quelli della sanità territoriale, con particolare riferimento alle Unità funzionali Salute Mentale Adulti / Salute Mentale Infanzia ed Adolescenza;

  • quali siano le modalità e gli strumenti individuati per garantire alla cittadinanza informazioni chiare ed aggiornate, (sia in modalità telematiche che cartacea) circa le modalità di accesso ai servizi, l’organizzazione del segretariato sociale, il ruolo del servizio sociale, la tipologia di interventi e di prestazioni previste;

  • quali siano le criticità individuate nei servizi di affido e quali siano le strategie di miglioramento.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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