Investire sul trasporto pubblico locale e non nelle grandi opere

Da molti anni ormai lavoro in una città diversa da quella in cui abito, e tutti i giorni debbo prendere il treno per andare in ufficio: faccio parte di quella nutrita schiera di lavoratori e lavoratrici pendolari (250mila al giorno, secondo le ultime rilevazioni) che utilizzano il trasporto ferroviario regionale.

Ci viene detto spesso che il servizio in Toscana è efficiente e veloce, comunque migliore che in altre zone del paese. Eppure, basta prendere il treno tutti i giorni, e leggere il preziosissimo Rapporto «Pendolaria» di Legambiente, per rendersi conto che le cose non stanno così. Siamo nel 2020, e un terzo della rete ferroviaria toscana non è ancora elettrificato (la locomotiva elettrica, tanto per dire, è stata introdotta in Italia nel 1902….). Quasi la metà della rete (il 49,2%) è ancora a binario unico: significa che se un treno si ferma per un guasto, blocca tutta la circolazione e fa ritardare gli altri convogli. Alcune linee considerate «periferiche» o «marginali» sono abbandonate a se stesse, con materiale rotabile scadente ed esposto a continui guasti. Chi vive tutti i giorni l’esperienza del pendolarismo lo sa: viaggiare in treno, anche nella nostra civilissima Regione, significa subire continui ritardi e disservizi.

Questa situazione si deve a scelte precise: i governi di tutti i colori politici hanno valorizzato le «grandi opere», e trascurato il trasporto pubblico regionale. Sono ancora i dati di Legambiente a dircelo: tra il 2002 e il 2018, i finanziamenti statali per infrastrutture legate alla mobilità hanno privilegiato le Autostrade (a cui è andato il 37% delle risorse complessive) e l’Alta Velocità (30%), mentre la rete ferroviaria «normale» ha avuto appena il 14% dei fondi disponibili. È necessario cambiare completamente rotta, e investire sul trasporto pubblico locale e regionale: in questo modo si migliora la qualità della vita dei lavoratori e delle lavoratrici, e si riducono le emissioni di CO2.

Sergio Bontempelli, candidato alle elezioni regionali per Toscana a Sinistra

Condividi questo articolo

Lascia un commento