La cena rom a Putignano spacca il quartiere Residenti contro: «Dai 160 solo demagogia»

NAZIONE PISA Pagina: 4

La cena rom a Putignano spacca il quartiere Residenti contro: «Dai 160 solo demagogia»

EBUFERA e tensione, nel quartiere di Putignano, e a scatenarle, ancora una volta è l’emergenza rom. Mentre le politiche di legalità adottate dal Comune vanno avanti – l’area è circondata da insediamenti abusivi di rom -, il circolo Arci di Putignano ha ospitato sabato scorso una cena rom, organizzata dal maestro della scuola elementare del quartiere e sostenuta dai 160 genitori che, prima di Natale, si erano stretti, con una lettera appello, attorno alla comunità rom. «Abbiamo avuto conferma che sono esseri umani come noi», scrivevano al sindaco i160 genitori chiedendogli di fermare gli sgomberi. Una cena-serata Rom «per stare tutti insieme, senza distinzioni, senza pregiudizi, per conoscersi meglio», così annunciavano gli organizzatori. Una serata che ha visto alcune decine di famiglie italiane partecipare con i propri figli e che però ha scatenato polemiche.
FRA I PRIMI a insorgere è l’associazione «Pisa sicura» : «L’iniziativa si presta a una cattiva interpretazione – si spiega -. Solo un’esigua minoranza di genitori appoggia tale iniziativa, quindi parlare genericamente a nome dei genitori delle scuole di S. Ermete e Putignano è scorretto». E ancora: «Chiedere la cessazione della politica di sgombero dei campi rom definiti erroneamente “campi di accoglienza” è fuorviante, visto che si tratta di insediamenti abusivi su terreni in cui non sono rispettate le norme igieniche ed espongno a grave rischio i loro stessi abitanti, non essendo a norma l’uso delle utenze». L’associazione ribadisce: «Nel Ctp3 è emersa la volontà di favorire l’aggregazione sociale e lo scambio culturale delle diverse nazionalità verso chi vive nella legalità Invitiamo pertanto i promotori della “raccolta dei 160” a evitare di sprecare energie in polemiche mediatiche e a partecipare alle riunioni di quartiere. Basta con le dichiarazioni demagogiche che creano solo un clima di conflitto».

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