«La gente chiede novità. Pd sparito»

martedì
26 giugno 2018
Testata:
CORRIERE FIORENTINO
Pagina:
2

Pasquino: l’elettorato è cambiato anche qui, ora Firenze e Prato a rischio

L’intervista

«Non sono politologo, ma professore emerito di scienza politica, al singolare, a Bologna». E dopo la precisazione, il professore Gianfranco Pasquino traccia il quadro della situazione.

Professore, in Toscana ha vinto il centrodestra o il centrosinistra ha fatto il possibile per perdere?
«Una combinazione di entrambe le cose. Il Pd ha fatto tutto il possibile per perdere, il centrodestra ha approfittato dell’onda positiva, in particolare della Lega che ha raccolto voti del centrodestra grazie all’attrazione di Salvini verso gli elettori e alla mobilitazione di quel voto anche nel secondo turno».

La Toscana rossa appartiene al passato?
«Ritengo di sì. E’ cambiato in maniera profonda l’elettorato, che pone domande nuove e vuole risposte nuove, mentre invece il silenzio del Pd a livello nazionale è drammatico. Anche in Toscana una parte dell’elettorato preferisce essere governata dal centrodestra che dal Pd toscano, che pure è decente ma che evidentemente ha perso contatto con una parte dei suoi elettori».

Renzi doveva fare di più in queste due settimane?
«Il Pd, come dicevo, è sparito e con lui Renzi. Tutto è cominciato alla mezzanotte e 25 minuti del 4 marzo quando Renzi ha detto “andremo all’opposizione” paralizzando il partito senza alcuna discussione sul perché della sconfitta. Martina non è in grado di smuovere il partito, Calenda non ha sostenitori e per molti non è chiaro se Renzi vuole rinnovare il partito o farne un altro. E anche LeU è andata male. Alla sinistra occorre un ripensamento complessivo».

È già iniziata la corsa per il voto a Firenze il prossimo anno ed in Regione nel 2020.
«Faccio gli auguri a Nardella… Le proiezioni non sono particolarmente positive per il Pd ed è lecito ed opportuno che i vertici Democratici toscani si preoccupino. Lo stesso deve fare Nardella anche se a Firenze c’è un elettorato benestante, abbiente, colto, che sceglie il Pd. Probabilmente deve temere di più Biffoni, il sindaco di Prato, dove anche si vota l’anno prossimo, dato che li la realtà demografica e sociale è diversa rispetto a Firenze».

Il centrodestra può vincere a Firenze e Prato?
«Il successo della Lega all’interno del centrodestra è dovuto alla sua politica contro gli immigrati e al tema della sicurezza, temi molto sentiti sia a Firenze che a Prato e se mantiene alta la tensione su questo può conquistare le due città. La gente ha legittimamente paura, anche fisica, dell’immigrazione, o di perdere posti di lavoro perla concorrenza dei migranti».

Perché M5S non è andato bene? E nel 2020 potrà aspirare alla Regione?
«Questa volta hanno sbagliato candidati, del resto la Lega è un partito radicato sul territorio, loro più fluttuanti. Ma la partita del 2020 sarà a tre, Pd, centrodestra e MSS, i cui elettori saranno decisivi».


 

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