La Lega dice no alla sicurezza a scuola

Nel Consiglio comunale di ieri, 14 settembre 2021, il giorno prima della riapertura delle scuole, la Lega ha bocciato la nostra richiesta di discutere con urgenza una mozione finalizzata ad istituire anche a Pisa le “Zone scolastiche”. L’avevamo presentata già l’8 aprile scorso.

Per chiarire: le “Zone scolastiche” sono le aree limitrofe ai plessi scolastici, previste dalle modifiche al Codice della strada apportate dal Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76, in cui limitare o escludere “la circolazione, la sosta o la fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli, in orari e con modalità definiti con ordinanza del sindaco”.

L’utilità e l’urgenza di limitare o escludere il traffico in queste aree apparivano, e ancor di più appaiono oggi, evidenti: privilegiando pedoni e biciclette non solo si renderebbe sicuro l’accesso alle scuole ma si limiterebbe anche il rischio di assembramenti perché resterebbe più spazio per i pedoni. Davanti alle scuole pisane all’inizio e alla fine delle lezioni il traffico è così intenso da aumentare notevolmente la probabilità di incidenti e da ammorbare l’aria proprio vicino ai luoghi più sensibili. Veicoli in doppia fila, o addirittura in sosta su marciapiedi e piste ciclabili, confinano inoltre molti studenti e studentesse in attesa della campanella in spazi ristretti creando assembramenti.

La Lega ha bocciato la nostra richiesta così come nei mesi scorsi molte delle nostre numerose osservazioni al Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile. Proponevamo misure per giungere a un incremento e riorganizzazione del trasporto pubblico in città in modo da ottenere una drastica riduzione dell’uso dell’auto privata. Un buon piano urbano per la mobilità potrebbe, nel giro di dieci anni, trasformare tutta la città in una zona definitivamente sicura, libera da traffico, rumore, inquinamento, in cui anche i più giovani possano riscoprire una nuova autonomia di movimento e sollevare il sindaco dal dover prendere misure speciali per le scuole.

Oggi il primo giorno di scuola si apre con classi senza aule costrette a doppi turni od orari improbabili, senza laboratori e palestre, con la minaccia ancora incombente della didattica a distanza. In questo quadro, ieri la maggioranza ha anche impedito la discussione della nostra mozione che impegnava il sindaco e la giunta a utilizzare gli edifici dismessi della città per garantire spazi alle scuole cittadine.

La scuola e la sicurezza dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze che la frequentano non sembra davvero essere tra le priorità dell’amministrazione pisana.

Una città in comune

Condividi questo articolo

Lascia un commento