La leghista Ceccardi istiga la paura verso il diverso

Dorin è una bambina con i ricci neri che vive in una roulotte. La mattina va al semaforo a vendere fazzolettini o a lavare i vetri delle auto. Quando il semaforo è verde Dorin disegna le facce degli automobilisti che le hanno dato un soldino o di quelli che l’hanno ignorata. Poi torna nella sua roulotte con i genitori e dorme in un lettone con le sue sorelline.

E’ la storia, tra quelle raccolte nell’antologia per la prima classe della scuola primaria, contestata dalla ex sindaca di Cascina, la leghista Susanna Ceccardi.

Dopo la lettura l’antologia suggerisce una discussione: Dorin va a scuola? Dorin gioca? Dorin sta con i suoi genitori? Andare a scuola è un diritto? Giocare è un diritto?

La storia di Dorin e la discussione stimolata da questa storia hanno l’obiettivo di introdurre le bambine e i bambini alla conoscenza della Convenzione internazionale dei diritti dei bambini del 1989, in linea con l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione delineato dalle Indicazioni Nazionali: “L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile”.

Il violento attacco della leghista Ceccardi non ha nessun fondamento culturale e pedagogico avendo come unico obiettivo quello di istigare la paura nel diverso, cercando di cavalcare demagogicamente dei pregiudizi diffusi. Si scaglia così modo scomposto contro un libro di testo adottato dal corpo insegnante della scuola il cui obiettivo in realtà è la conoscenza e diffusione dei diritti dei bambini : il diritto al gioco, allo studio, a vivere con i propri genitori e a non svolgere lavori pesanti.

Come afferma in modo intelligente l’autore del libro, il testo vuole invece solo aiutare a guardare l’altro, chiunque sia, andando al di là delle apparenze e i pregiudizi. Cosa che la politica leghista evidentemente non riesce proprio a fare.

Oltre a fomentare l’odio e il razzismo la Lega prova così ancora una volta a minare quelli che sono i principi della nostra scuola pubblica che deve essere in primo luogo laica e plurale, capace di educare ai diritti e fondata sulla libertà di insegnamento. Per contrastare queste pulsioni siamo ben felici che la nostra città ospiti la sesta edizione di Educare alle differenze, che ci ricorda fin dal suo titolo che “sull’odio non cresce futuro”.

Diritti in comune:Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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