La lista Possibile: la nostra città oltre le ronde e il Daspo urbano

giovedì
31 maggio 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
VI

LA PRESENTAZIONE

La lista Possibile: la nostra città oltre le ronde e il Daspo urbano

PISA

«La coalizione di cui facciamo parte è nata ben 14 mesi fa, nel corso di una giornata di confronto al Teatro Lux. In quell’occasione abbiamo pensato fosse necessario proseguire la costruttiva esperienza di opposizione in consiglio comunale, portata avanti da Una Città in Comune e Rifondazione Comunista. E così con entusiasmo abbiamo accettato l’invito a proseguire insieme la strada da loro intrapresa». Così si presenta Possibile, lista che fa parte della formazione della sinistra radicale “Diritti in comune”, il cui candidato sindaco è Ciccio Auletta.

«Di sicuro i motivi che spinsero alla nascita, alle scorse amministrative, della coalizione di sinistra, autonoma dal centrosinistra, non ci sembrano venuti meno, anzi si sono rafforzati, se vogliamo aggravati. In questi cinque anni – si legge in una nota di Possibile – le diseguaglianze sono aumentate, la coesione sociale si è ulteriormente indebolita, la precarietà di lavoro e di vita delle persone è cresciuta. A fronte di tutto ciò, in questi anni la maggioranza che ha governato la città non ha dato segno di voler porre un argine a questa deriva, né di voler affrontare in modo strutturale l’enorme disagio sociale provocato dalla crisi. Anzi, nel tentativo di rincorrere la destra sui temi e le questioni su cui da anni sta impostando le proprie campagne politiche, instillando paure e rancori nelle persone, ha messo in atto provvedimenti come il Daspo urbano, inevitabile conseguenza della famigerata legge Minniti, ponendo in atto una vera e propria battaglia contro i poveri, anziché contro la povertà. E la destra, nelle sue varie declinazioni, ha preso piede. Ovviamente».

Possibile ha presentata i suoi candidati al consiglio comunale di fronte al murale di Keith Haring. «Questa parete – dicono rappresenta il guazzabuglio colorato che è l’umanità e invita alla pace, alla convivenza civile in senso universale. Ed è importante anche la sua collocazione: nel quartiere della Stazione, dove abbiamo assistito alle ronde di Forza Nuova, applaudite anche dalla Lega; dove si attua il Daspo urbano, fortemente voluto dalla maggioranza di governo cittadina. Si cacciano i poveri, molesti per l’occhio dei passanti. Il murale di Haring è la rappresentazione creativa dei temi cari a Possibile: pace, lavoro, diritti, accoglienza, cultura, partecipazione, temi tutti presenti nel programma della coalizione».

Un programma, aggiungono, «che abbiamo costruito attraverso un lavoro collettivo di oltre un anno. Un programma che è il frutto di ben 12 tavoli di lavoro, di iniziative pubbliche aperte al confronto e alla discussione, del coinvolgimento di cittadine e cittadini, di competenze, di associazioni e organizzazioni, di tutti coloro che si sono sentiti di dare il loro contributo. Questo programma sarà il nostro punto di riferimento per i prossimi cinque anni. Su questo programma baseremo il nostro agire politico, le nostre proposte, non considerandolo qualcosa di fermo, statico, conclusivo, bensì un percorso in itinere, in divenire. Un’altra Pisa è necessaria, oltre che possibile».

Condividi questo articolo

Lascia un commento