La lite sull’esproprio rischia di bloccare il people-mover. Auletta soddisfatto «Sono emerse le irregolarità»

TIRRENO PISA Pagina: II

La lite sull’esproprio rischia di bloccare il people-mover

«Opere edilizie abusive e attività commerciali irregolari»: la Cancello rosso srl diventa un ostacolo per la realizzazione del People Mover. Una relazione del segretario generale del Comune di Pisa fa luce sul caso di un terreno lungo l’Aurelia, di proprietà della società Il cancello rosso Srl, che Palazzo Gambacorti deve espropriare per la realizzazione dei lavori del People Mover. Si tratta di un’area di circa novemila metri quadri che la società aveva affittato ad un privato per la gestione di un parcheggio. Area dove dovrà sorgere la fermata intermedia del People Mover e il parcheggio scambiatore a servizio della navetta su rotaia che collegherà la stazione all’ aeroporto. Non un’opera accessoria, quindi, ma centrale nel progetto. Tra Palazzo Gambacorti e la Cancello Rosso si è aperta una controversia sulla stima del risarcimento: il Comune propone 25 euro a metro quadro, la società ne chiede 377, giustificando la differenza con la redditività che traeva dall’area. La vicenda diventa un caso quando, nel novembre scorso, il gruppo consiliare di Una città in comune-Prc solleva dubbi sulla legittimità di alcuni lavori eseguiti sull’area dalla Cancello Rosso e sulla stessa attività svolta. Nella relazione presentata martedì scorso dal segretario generale del Comune si evince che sia le opere edilizie che l’attività di ri messaggio auto erano irregolari. «Nel luglio 2011 – si legge nella relazione – la società ha presentato una dichiarazione di inizio di attività edilizia (Dia) per la messa in opera di una recinzione, la pulizia del piazzale e il livellamento del terreno. Dalla dia non risulta in alcun modo che gli interventi in questione fossero finalizzati all’attivazione e all’esercizio di un’attività imprenditoriale di rimessa veicoli». Gli interventi sono stati interrotti per la mancanza del Durc a cui sono seguite due diffide dal proseguire i lavori. «Nel febbraio 2013 continua la relazione – è emerso che la Cancello Rosso aveva eseguito i lavori malgrado le diffide». Palazzo Gambacorti ha quindi chiesto alla società di rimuovere le opere realizzate: il caso è finito davanti al Tar che ha concesso la sospensiva chiesta dalla società e fissato l’udienza per il prossimo aprile. Lo scorso ottobre, intanto, l’ufficio edilizia privata del Comune «ha confermato – prosegue la relazione – che la Dia del 2011 non aveva ad oggetto la realizzazione di una rimessa all’aperto, ma solo modeste opere edilizie, le quali sono da ritenersi abusivamente realizzate». In merito all’attività svolta, invece, secondo il segretario generale del Comune, la scia presentata dalla Cancello Rosso doveva «essere dichiarata irricevibile a causa della presenza di alcune irregolarità che il regolamento sul procedimento amministrativo qualifica come “non sanabili” e che rende la scia presentata improduttiva di effetti: non in grado cioè di abilitare il soggetto che la presenta a iniziare ed esercitare l’attività. Ne consegue che l’attività non avrebbe potuto né essere iniziata né proseguita per mancanza del titolo abilitante». Sarebbero inoltre in corso accertamenti presso altre amministrazioni (tra cui l’Agenzia delle entrate) per verificare se la società abbia po sto in essere gli adempimenti
necessari per dare inizio all’attività. La questione rischia di incidere e non poco sui lavori per la realizzazione del People Mover, che dovrà entrare in funzione entro il 31 dicembre 2015. Pochi giorni fa il Tribunale ha nominato il terzo membro della terna di tecnici chiesta dalla Cancello Rosso per dirimere la questione dell’indennità di esproprio e per farlo ha 90 giorni a disposizione a cui possono seguire ricorsi. La questione potrebbe quindi protrarsi nel tempo facendo slittare i lavori oltre a gravare sul piano finanziario: tra l’offerta del Comune e la richiesta della Cancello Rosso intercorre infatti una differenza di circa tre milioni di euro.

Auletta soddisfatto «Sono emerse le irregolarità»

«Siamo soddisfatti perché siamo riusciti a far emergere una situazione di irregolarità». Ciccio Auletta, capogruppo di una città in comune-Rifondazione comunista, commenta con soddisfazione la relazione presentata dal segretario generale del Comune di Pisa che confermai dubbi evidenziati dal gruppo consil iare a partire dallo scorso novembre. «Occorrono però approfondimenti sulla vicenda -continuaAuletta?. Adesso bisogna accertare le responsabilità: come è possibile che emerge a distanza di tre anni dalla presentazione l’irregolarità della scia? Chiediamo quindi ulteriori verifiche sulla questione, perché i controlli non sono stati eseguiti, permettendo così ad un privato di incassare migliaia di euroal mese. Ci auguriamo conclude il consigliere comunale – che le autorità competenti facciano tutti gli accertamenti su questa vicenda, visto che è strettamente legata alla valorizzazione di terreni comprati a cinque euro a metro quadro e che adesso la società vuole rivendere ad oltre 370 euro a metro quadro». (d.r.)

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