«La movida ora si sconfigge col pallottoliere». LA DENUNCIA DEI COBAS: «I VIGILI URBANI COSTRETTI A FARE CONTA DEI RAGAZZI»

NAZIONE PISA Pagina: 5

«La movida ora si sconfigge col pallottoliere»
LA DENUNCIA DEI COBAS: «I VIGILI URBANI COSTRETTI A FARE CONTA DEI RAGAZZI»

«IL CORPO della Polizia Municipale ridotto a un grande fratello ridicolo». La denuncia è della Confederazione dei Cobas che ieri ha reso pubblico un ordine di servizio per il contrasto alla movida nei quartieri del centro. Una comunicazione interna alla Municipale che è stata inviata a tutti gli ispettori, all’ufficio servizi e alla centrale operativa in data 29 gennaio. Questo il testo: «A seguito di specifica richiesta del Questore vicario, nei turni serali di venerdì su sabato e sabato su domenica (a partire dal turno serale di domani, 30 gennaio e fino a nuove disposizioni) gli ispettori coordinatori monitoreranno le presenze antropiche sulle aree cittadine ove si svolge la movida, attenzionandole più volte nel corso del turno. Ciò al fine di annotare e poi, nella consueta relazione di fine turno, le variazioni numeriche di affluenza riscontrate (ovviamente con larga approssimazione)». Documento – firmato dal vicecomandante della polizia municipale – che per i Cobas del pubblico impiego ha un chiarissimo significato: i vigili urbani nel corso dei fine settimana, e in orari diversi, d’ora in avanti dovranno contare i ragazzi della movida.
No comment» anche se viene escluso categoricamente che la polizia municipale sia stata chiamata a fare la conta nel senso letterale del termine dei giovani che stazionano sui lungarni e nelle piazze.
DURO l’attacco del sindacato dei Cobas: «Ci sono interi quartieri dove è sporadica la presenza dei vigili e le funzioni sono ridotte. Eppure si continua a costruire servizi a uso e consumo di commercianti (e non dei cittadini). Il progetto città sicura – proseguono i Cobas – nella sua nuova versione non è stato mai presentato ai sindacati che accettano pedissequamente il turno notturno. Non solo. Il nuovo regolamento sulla Polizia Municipale è fermo in consiglio da mesi, crescono le disparità di trattamento in seno al corpo e la Sesta Porta oggi (dopo mesi di denunce cadute nel vuoto) è, a detta delle forze politiche di Palazzo Gambacorti, un colabrodo, un luogo insalubre. Si sono spesi soldi pubblici per una struttura che dopo sei mesi cade già a pezzi, `Sviluppo Pisa’ fa il bello e il cattivo tempo e il sindaco Filippeschi tace. A ciascuno le proprie riflessioni, a noi la denuncia di quanto i soldi pubblici vengano mal spesi».

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