La nuova piazza della stazione

Oggi la giunta Conti inaugura la “nuova” Piazza della Stazione, un luogo che in ogni città italiana rappresenta un elemento fortemente simbolico: per tanti viaggiatori, occasionali o pendolari, è il primo luogo di accesso, quello che viene comunemente definito “il biglietto da visita della città”.
E nella nostra città l’immagine è sconfortante: una scritta “Pisa” fatta coi fiori, qualche gioco di luci per terra e poi il nulla.

Non è stato risolto il problema della viabilità e la soluzione di compromesso tra sosta e transito presenta già tutti i suoi limiti, con l’ormai celebre “Kiss & ride” che viene utilizzato come parcheggio ordinario, riportandoci di fatto alla situazione precedente, ma con meno spazio a disposizione. Aver dato continuità al percorso pedonale che da viale Gramsci (lato Ovest) porta alla stazione rappresenta invece un elemento positivo, ma è davvero troppo poco: da un rifacimento così importante della piazza ci saremmo aspettati molto di più.

Per quanto riguarda la ciclabilità, nonostante si sia realizzato un parcheggio per le bici più appariscente di quello precedente, i posti a disposizione non sono aumentati in modo decisivo e la mattina sono sempre tutti occupati, riportando l’utenza al calvario della ricerca di un parcheggio sicuro. Da questi due elementi emerge, ancora una volta, come questa giunta non abbia minimamente capito dove sia il futuro, a quali cambiamenti straordinari dobbiamo andare incontro, volenti o nolenti, a causa del cambiamento climatico, e con i quali la mobilità sostenibile (in tutte le sue forme) dovrà essere l’unica, o quasi, a disposizione dei cittadini. Questo significa decuplicare i posti bici, migliorare l’accesso alla piazza e il collegamento con la stazione degli autobus della Sesta porta.

Manca poi un luogo dove potersi sedere, le pochissime panchine sono del tutto insufficienti e mancano persino le pensiline dove poter attendere i taxi al riparo dal caldo e soprattutto dalla pioggia, creando così un luogo inospitale.

Dulcis in fundo, il verde. Fino a qualche anno fa la piazza aveva diversi alberi di pregio, tra cui alcune betulle e dei Ginkgo biloba, che contribuivano a ombreggiare la piazza e a dare un’immagine più verde della città a chi vi si fosse affacciato. E se nel corso degli anni sono stati man mano ridotti, ad oggi sono totalmente scomparsi. Al momento non c’è neppure un albero, ma se anche ne sarà piantato qualcuno in quelle minuscole aiuole ai lati della fontana, saranno sempre, purtroppo, in numero assolutamente insufficiente. Insufficienti per attenuare la calura estiva, insufficienti per riparare da improvvisi acquazzoni, insufficienti per dare un’immagine di città verde a chi si troverà ad attraversarla.

Insomma una piazza che rispecchia tristemente la totale assenza di visione del futuro da parte di questa giunta.

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