La protesta popolare porta risultati

TIRRENO PISA Pagina: VII

La protesta popolare porta risultati

II 14 ottobre in 150 abitanti provenienti da diversi quartieri della città di Pisa abbiamo mantenuto fede alle promesse: volevamo risposte dal l’Azienda pisana edilizia sociale (Apes) su manutenzioni, regolamenti, sovraffollamento ed emergenza abitativa, e le abbiamo avute. Dalle 15.30 del pomeriggio noi comitati di Gagno, Cep, Sant’Ermete e San Giusto ci siamo uniti in via Fermi ed abbiamo montato un presidio di protesta. Le rivendicazioni sono le stesse che da anni gli abitanti delle case popolari chiedono: finanziamenti economici perla manutenzione straordinaria di tutti gli appartamenti che hanno gravi problemi di sicurezza; una nuova lista di mobilità per l’emergenza abitativa contro la piaga dei sovraffollamento e delle case vuote. In più la protesta è stata indetta per rigettare con forza il decreto del Governo Renzi che vuole vendere al l’asta un milione di case popolari! in tanti abbiamo detto “basta!” al ritornello del “non ci sono soldi”! Sappiamo che tutte le risorse che ci servono per unavita dignitosaci sono! Con noi abbiamo portato – dentro una bara – il conte Dracula, che ci ha accompagnato pertutte le sei ore di lotta al l’Apes: esso simboleggia il risvegl io di un popolo addormentato e che ora è assetato di diritti! Nonni, bambini, giovani coppie, nativi e migranti, da Pisa est a Pisa ovest, hanno pacificamente invaso gli uffici ed atteso che l’amministratore dell’Apes, Lorenzo Bani, ci incontrasse. In cento abbiamo sostenuto con forza e determinazione queste semplici ma fondamentali rivendicazioni. Dopo ore di discussione abbiamo ottenuto: che il presidente Bani prenda ufficialmente posizione contro il decreto che vuole svendere all’asta le case popolari; che questa posizione sia portata alla Regione e al prossimo Lode Pisano; che il presidente Bani scriva, in vista del Lode pisano dei 22 ottobre, immediatamente una lettera atutti i 39 Comuni della provincia pisanaed alla Regione Toscana in modo da ufficializzare la richiesta di stanziamenti straordinari dai bilanci pubblici (in approvazione a dicembre) con l’obiettivo di costruire un piano straordinario di manutenzione dei cento alloggi vuoti Apes e di tutti quelli già abitati che sono in pessime condizioni strutturali; che l’Apes proponga alla commissione Erp, quella che decide sulle liste di mobilità, sul sovraffollamento e sulle quote di appartamenti da destinare alle varie graduatorie, di ricevere nella prossima seduta una delegazione dei comitati di quartiere e che proponga al presidente della commissione Erp la partecipazione dei neonato soggetto dei comitati di quartieri atale commissione.

Manueli marinari per i quartieri popolari

Condividi questo articolo

Lascia un commento