La rappresaglia di Toscana Aeroporti contro lavoratori e lavoratrici

E’ una vera e propria ritorsione nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, quella messa in atto due giorni fa da Toscana Aeroporti. All’esito del referendum sul nuovo contratto integrativo aziendale, bocciato dalla maggioranza dei/delle dipendenti degli scali di Pisa e di Firenze in quanto peggiorativo del precedente contratto e penalizzante per i lavoratori precari, la società ha unilateralmente deciso di disdire anche il vigente accordo aziendale, recedendo “da tutti i trattamenti economici e normativi frutto di accordi, consuetudini e prassi aziendali attualmente in atto”, iniziando così a mettere in pratica la propria strategia di attacco ai diritti e al salario delle lavoratrici e dei lavoratori.

Sempre due giorni fa, nonostante le proteste dei dipendenti, delle organizzazioni sindacali, della coalizione “Diritti in Comune” e del gruppo consiliare regionale “Si Toscana a Sinistra “, Toscana Aeroporti ha reso noto di aver conferito, con effetto dal 1° luglio 2018, il ramo d’azienda handling a favore della sua controllata al 100% “Toscana Aeroporti Handling S.r.l.” (peraltro comunicandolo ai lavoratori nella sola giornata di ieri), portando dunque a compimento quel piano di esternalizzazioni preordinato all’ottenimento di forti risparmi sul costo del lavoro a totale danno delle retribuzioni dei dipendenti.

Con quale coraggio Toscana Aeroporti, con le decisioni assunte martedì scorso, potrà smentire le previsioni che il nostro candidato sindaco Ciccio Auletta aveva rilasciato alla stampa, per le quali è stato minacciato di querela?

Dall’insediamento del nuovo CdA, in un solo mese, Toscana Aeroporti si è contraddistinta per la distribuzione di dividendi agli azionisti del 95% degli oltre 10 milioni di utile realizzati nel 2017, per operazioni immobiliari, per operazioni societarie, oltre che per l’esternalizzazione del ramo handling e per la rappresaglia nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori sul contratto aziendale.

Ancora una volta dobbiamo rimarcare che Toscana Aeroporti sceglie di tagliare il costo del lavoro massimizzando i propri profitti a favore degli azionisti e investendo in operazioni immobiliari e finanziarie, invece di distribuire una parte degli utili alle lavoratrici ed ai lavoratori che hanno reso possibili gli eccellenti risultati di gestione della società.

Il tutto, lo ribadiamo, nell’assordante silenzio dei soci pubblici nel Consiglio di Amministrazione, ovvero della Regione Toscana e del Presidente Enrico Rossi (primo e principale responsabile della privatizzazione del nostro scalo, da cui è originata l’attuale situazione), della Provincia di Pisa e del Comune di Pisa. Cosa ha da dire il neo sindaco Conti il cui partito, la Lega, sostiene la realizzazione della nuova pista da 2400 metri a Peretola? Quali azioni intende intraprendere a nome del Comune di Pisa?

Da parte nostra sosteniamo la battaglia delle lavoratrici e dei lavoratori di Toscana Aeroporti e staremo al loro fianco nella manifestazione organizzata per venerdì 29 giugno.

 

Una città in comune

Rifondazione Comunista

Possibile

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