La rivoluzione promessa da Rifondazione

giovedì
24 maggio 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
V

Gli aspiranti al consiglio: applicare la Costituzione al governo della città con giustizia sociale e fiscale

PISA

ternazionali che non ai bisogni reali della cittadinanza. Grazie al lavoro infaticabile del nostro gruppo in consiglio comunale ricordano – è emerso, ad esempio, che alcuni noti imprenditori avevano un debito di 16 milioni di euro con l’amministrazione: poi però, quando chiedevamo che venissero investite risorse per le periferie, per l’emergenza abitativa, peri servizi, ci veniva detto che i soldi non c’erano. La nos tra rivoluzione è tutta qui: applicare la Costituzione al governo della città. Questo significa perseguire la giustizia sociale e fiscale, guardando a chi ha meno e vive peggio. Difendere i lavoratori e le lavoratrici dalla precarietà, dallo sfruttamento, dalla disoccupazione, dagli incidenti anche mortali sul lavoro. Aiutare persone e famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese o perdono la casa dopo aver perso il lavoro. Migliorare la qualità della vita, specialmente di chi abita nei quarti eri fuori dal centro e nelle case popolari».

«I nostri candidati – dicono da Rifondazione – sono stati scelti per rappresentare al meglio queste idee. Ciascuno di loro le porta avanti da anni: nelle associazioni, nei sindacati, nel partito, nei luoghi di lavoro». I candidati in lista provengono da diversi settori del lavoro e da vari mondi della città. Si va dagli appalti della logistica (Sandro Giacomelli) al commercio (Salvatore Bonavoglia, Leonardo Geri, Giancarlo Onor, Ibrahima Dieng originario del Senegal), dalla scuola (Antonio Bartolozzi, Giovanni Bruno, Simone Contiero, Maria Avanzini, Katarzina Zmiyska) all’università e alla ricerca (Andrea Addobbati, Ilaria Cerbai, Tina Esposito, Anna Siekiera, Cristiana Sbrana), dal lavoro di cura (Yonis Martina) al lavoro nelle cooperative sociali (Bettina Gentile), dagli studenti universitari e medi (Tommaso Chiarelli, Gianluca Ficini, Irene Scaramellini, Duccio Tosi, Flavia Dargenio) ai dottorandi (Marta Vero), dai pensionati della pubblica amministrazione (Bruno Frassinesi) a quelli dei servizi (Massimo Cerri, Carlo Meacci). Trai candidati anche il regista Paolo Benvenuti, la giornalista Beatrice Bardelli e l’avvocato Giancarlo Altavilla, che in molte occasioni ha sostenuto il partito nelle sue battaglie.

«Con Rifondazione Comunista al governo della città, e Ciccio Auletta sindaco, Pisa vivrà una piccola grande rivoluzione». Esordiscono così Federico Oliveri, docente e ricercatore precario, e Paola Bigongiari, infermiera, capilista per il partito in coalizione con “Una città in comune” e “Pisa Possibile” alle prossime elezioni comunali. «Negli ultimi vent’anni – spiegano – abbiamo sempre denunciato e combattuto l’aumento delle diseguaglianze tra le persone e tra i quartieri della città. Chi ha governato Pisa, l’ha fatto guardando più agli interessi propri e di alcuni potentati locali ed in

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