La Toscana non si ferma uniti contro il razzismo

martedì
26 giugno 2018
Testata:
REPUBBLICA FIRENZE
Pagina:
IV

La manifestazione
Domani pomeriggio in piazza Ognissanti la risposta all’appello di Rossi e di Nardella Adesione di 70 sindaci

ILARIA CIUTI

L’ultima adesione in ordine di tempo a “Insieme contro il razzismo”, la manifestazione indetta in seguito all’appello del governatore Rossi (LeU) e il sindaco Nardella (Pd), domani in piazza Ognissanti alle 18, viene dalla comunità dell’Isolotto, che vive a due passi dal campo rom del Poderaccio. Contro i censimenti, le chiusure dei porti le dichiarazioni su razze o sulla “pacchia” degli immigrati, l’Isolotto si dichiara invece convinto che «esistano risorse per affrontare costruttivamente le emergenze delle grandi trasformazioni della nostra epoca». Domani si avvicenderanno sul palco testimonianze del mondo del lavoro, dei sindacati, del terzo settore, della cooperazione, dello sport, la cultura, l’arte di persone con idee magari diverse ma convinte, nell’anniversario degli 80 anni dalla firma delle leggi razziali da parte del re il 22 agosto del 1938 per l’appunto a San Rossore, che quell’orrore non debba tornare.

Le adesioni singole di anonimi cittadini al manifesto dell’iniziativa, insiemecontroilrazzizmo@mail.com sono già 1.200 e tante altre vengono da associazioni e partiti, dall’Arci Toscana e di Firenze, la Cgil Toscana, quella delle varie città della regione ma ancehe quella nazionale che aderisce con un documento approvato dall’intera segretaria, tra gli altri la segretaria Camusso e Maurizio Landini. Accanto ai cinesi di seconda generazione di Associna Toscana, l’Aned, l’Anpi, l’Anei, l’Ucei. Aderisco

no 70 sindaci compreso quello di Riace, Mimmo Lucano, insieme al rettore Dei, al direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schimdt, Gad Lerner, Adriano Sofri, Adriano Prosperi, lo storio Miguel Gotor, Sergio Staino, la Cisl di Firenze e Prato la Uil regionale, attrici come Monica Guerritore e Dijana Pavlovic, i costituzionalisti Enzo Cheli, Paolo Careti, Stefano Merlioni, Roberto Zaccaria. Politici di vario genere, dal reggente del Pd Martina al pd toscano a Liberi e Uguali alla Gioventù federalista europea. Un misto di idee che potrebbero prefigurare quella ricostruzione «di unità e responsabilità» che Rossi auspica dopo la “disfatta” ai ballottaggi. Per risalire da quella sconfitta che il reggente del Pd toscano Marco Recati definisce «netta e grave» e su cui pensa che abbiano «pesato anche le divisioni interne al Pd e al centrosinistra». Scottato l’ex deputato Pd pisano Federico Gelli: «Non abbiamo visto quello che era evidente. In questo momento dobbiamo tornare a ricostruire il nostro terreno, ripartire dai nostri valori e da una nuova generazione di dirigenti».

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