“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori”… il vuoto della politica culturale a Pisa

“Disinvoltura eccessiva nella fruizione delle dotazioni della Fondazione senza rendicontazione opportuna, incapacità nella gestione del personale”.

Sono queste le ultime perle che riguardano l’assessore Andrea Buscemi e il suo operato all’interno del Teatro di Cascina come denunciato dai membri del Cda della Fondazione Sipario Teatro Toscana Onlus in una lettera resa pubblica in questi giorni.

Lo abbiamo detto e lo ripetiamo con forza: la colpa più grave di Andrea Buscemi è lo stalkeraggio, e ciò basterebbe ad estrometterlo da qualsiasi incarico pubblico.

A complicare la faccenda sono poi intervenute le sue incredibili minacce alla Casa della Donna, i cui vertici – ha scritto l’assessore alla Cultura in un recente post su Facebook – “vanno rimossi se vogliono continuare ad avere sovvenzioni”.

A fronte di tutto ciò l’unica cosa che il sindaco dovrebbe fare è ritirargli la delega e mandarlo a casa, ma Conti se ne guarda bene e continua a difenderlo.

Tra processi, prescrizioni, interpellanze, raccolta di firme, presidi e ridicole difese d’ufficio (le intimidazioni alla Casa della Donna non sarebbero rilevanti, secondo la vice-sindaca Bonsangue, in quanto “dichiarazioni personali sostenute sui social network”), di politiche culturali l’assessore non si è praticamente occupato.

Non abbiamo letto una sua sola dichiarazione a proposito del complesso di San Francesco, per il quale il sindaco ha appena annunciato, assieme con la sottosegretaria Borgonzoni e il suprematista bianco Ziello, un finanziamento ministeriale di 5,9 milioni di euro dal 2019 al 2022. Assente Buscemi.

Non pervenuto anche sulle aperture ridotte al Museo nazionale di San Matteo a causa di carenza di personale (persino del direttore).

Silenzio sul sistema bibliotecario, a partire dalla Biblioteca Universitaria, chiusa da oltre cinque anni e sparita dalle cronache dei giornali nonostante l’“inaugurazione” del Palazzo della Sapienza.

E si ha qualche idea per la Biblioteca Comunale SMS, il cui degrado è crescente?

Di questo un assessore alla cultura si dovrebbe occupare. Invece il nostro preferisce dedicarsi al murale di Keith Haring, contrapponendogli le glorie medievali ed appellandosi alla pretesa pisanità di Nicola de Apulia e del fiorentino Buffalmacco.  Tutto ciò non costa niente, anche se lo espone al ridicolo.

Così come ridicola è la scelta di inaugurare nello spazio espositivo “Sopra le Logge” (ha tutte le carte in regola?) la mostra Artemediterranea Biennale 2018 – “un viaggio nell’inconscio attraverso la creatività e l’espressione degli artisti” – che registra nel Comitato d’onore, oltre al nostro, il Presidente della Regione Toscana Rossi, il sindaco di Pisa e la sindaca di Cascina.

D’altronde Buscemi si presentava in campagna elettorale con tre punti qualificanti: lo spostamento della statua di Fibonacci, la riapertura del Teatro Rossi, e la proposta di demolire il ponte Solferino per ricostruirlo in stile. Su tutto ciò fortunatamente ora tace.

Nel frattempo, il sindaco ha nominato presidente del comitato di indirizzo del Museo della Grafica la consigliera Mancini e non, come di prassi, l’assessore alla Cultura. Che infatti ha altro a cui pensare: “Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori”…

Diritti in comune
Una città in comune, Rifondazione Comunista, Possibile

Condividi questo articolo

Lascia un commento