LE INTERVISTE Al CANDIDATI SINDACO. Ciccio Auletta

venerdì
1 giugno 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
5

Ciccio Auletta, nato a Catania nel 1975, convive con la sua compagna e ha un bambino di due anni. Vive a Pisa dal 1993 dove si è laureato e dottorato in Storia del pensiero economico. Dopo anni di precariato universitario fonda il quotidiano online Pisanotizie e diventa giornalista. Dal 2103 è consigliere comunale.

Quali sono le principali emergenze cittadine? E come intendete risolverle? Quali politiche adotterete e quali provvedimenti avete in mente?
Il tema degli alloggi studenteschi si intreccia inevitabilmente anche sul rapporto con l’università. Anche in termini di scelte: è d’accordo?
Il degrado e il decoro sono altri due temi «sensibili» di questa campagna elettorale. Quali sono le vostre ricette per superare le difficoltà?
La sicurezza è uno degli argomenti più dibattuti dai pisani. Ritiene che Pisa viva una vera emergenza?
Turismo, mobilità e parcheggi? Ci dica quali sono le vostre politiche per migliorare la situazione.

«Lavoro e casa le prime emergenze da risolvere»
«Sono il lavoro e la casa le principali emergenze da risolvere. Tra i primi provvedimenti che farò, se eletto, è l’apertura di un tavolo con Università e Dsu per trovare una soluzione a Fossabanda e renderlo uno studentato. Scriverò ai grandi proprietari immobiliari, quelli con più di 100 appartamenti, per chiedere di mettere sul mercato le case sfitte a canone concordato attraverso incentivi. Se diranno di no, non esiterò a requisirle. Per il lavoro svilupperemo un serrato controllo sui salari nelle municipalizzate e multiservizi per evitare che per lo stesso servizio ci siano adetti con salari molto diversi tra loro: così aumentano le tutele»

«Necessaria una pianificazione coordinata con l’ateneo»
«Certo, che sono d’accordo. faremo in modo che torni a vivere la Commissione Università Territorio (Cut), che l’amministrazione Filippeschi ha letteralmente fatto morire e che invece rappresenta uno strumento di straordinaria utuilità per raccordare i reciproci piani di sviluppo. In una città come la nostra è indispensabile che in termini urbanistici, il Comune e l’ateneo sviluppino un’interlocuzione permanente dando vita a una pianificazione coordinata. Il dialogo tra sordi, invece, azzoppa la città e le impedisce di crescere. Il luogo ideale per farlo è appunto la Cut, valorizzandola e rilanciandola».

«Penso a un piano straordinario delle manutenzioni»
Il degrado invece si contrasta con con un piano straordinario di manutenzioni di lungo periodo facendo quello che le giunte precedenti non hanno mai fatto e recuperando risorse dai grandi evasori fiscali di Ici e Imu e con una tassa di scopo sulle proprietà sfitte. del resto per recuperare le periferie o anche intere aree del centro storico che risultano abbandonate da anni occorrono soldi e non si deve avere paura di chiederli a chi ne ha di più. E’ una questione di equità e noi lo faremo. Riteniamo che in questo modo si possa rendere Pisa più vivibile e, di conseguenza, anche più sicura».

«L’esercito è inutile, troviamo i soldi per più poliziotti»
«La sicurezza è un aspetto che si affronta più in sede nazionale e semmai il Comune deve farsi promotore di sollecitazioni per rivedere anche importanti capitoli di spesa, chiudendo l’inutile esperienza di Strade sicure e dell’esercito nelle piazze per reperire risorse da destinare al reclutamento di più agenti tra le forze dell’ordine. Tuttavia sarebbe sbagliato girare la testa dall’altra parte: in città esiste un’autentica emergenza per lo spaccio di droga, che si contrasta con la repressione dei reati ma anche socialmente riattivando i servizi per le tossicodipendenze che invece negli ultimi anni sono spariti dall’agenda politica cittadina».

«Valorizzare il Parco e chiudiamo il Ponte di Mezzo»
«Crediamo che la città, oltre a piazza dei Miracoli, abbia un altro gioiello straordinario: il parco di San Rossore. E quindi dobbiamo valorizzare il turismo ambientale e didattico. Su mobilità e parcheggi annunciamo che, se eletti, già nel primo anno di mandato chiuderemo al traffico Ponte di Mezzo e poi a seguire i lungarni introducendo un sistema di navette gratuite. Proponiamo un punto di vista diverso per approcciarsi a questi temi per una città che sia più vivibile non solo per i visitatori, ma anche per chi la abita».

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