Le tante anomalie della Giunta Conti nella gestione del personale: il “caso” del capo di gabinetto

I conti sulla selezione dei nuovi dirigenti nel Comune di Pisa non tornano in alcun modo. Il Comune soffre, infatti, di una pesante carenza di personale anche di figure apicali con una situazione per quanto riguarda i dirigenti gravemente lacunosa con numerosissimi interim che hanno come effetto che su poche figure si accentrino tantissimi incarichi. Infatti tra il 2019 e i primi mesi del 2021 sono andati in pensione 6 dirigenti e gli incarichi ad interim ad oggi sono 3: Balducci per l’avvocatura civca, Sardo per Patrimonio e Sassetti per Sistemi informativi.

In un giro vorticoso di delibere (una decina tra il 2018 e il 2020) sul piano del personale, modificato anche con meri atti di indirizzo, la Giunta Conti ha portato l’ente nel 2021 impreparato rispetto ai (prevedibili) pensionamenti, e gli interim in essere hanno dimostrato l’inadeguata copertura delle posizioni dirigenziali.

Nel 2021 sono proseguite le modifiche al piano del personale, e con due delibere di giunta di inizio anno si è proceduto ad una ennesima modifica del piano del personale, dando mandato al dirigente al personale di procedere ad una selezione di una dirigente attingendo dalla graduatoria di altri enti.

Cosa che di per sé ci aveva lasciato perplessi, visto che la stessa giunta aveva rinunciato alle graduatorie aperte nello stesso Comune negli scorsi anni. Una procedura del tutto eccezionale, il cui vincitore è stato l’attuale capo di gabinetto del sindaco, Leone, chiamato dal comune di Massa. Una procedura che è stata giustificata dalla assessora Bonanno perché ritenuta la più veloce per dare risposte alla mancanza di figure dirigenziali. Anzi un apposito atto deliberativo di modifica del regolamento delle assunzioni fonda la scelta di ricorrere alle graduatorie di altri enti per “motivi di semplificazione dei procedimenti di selezione, di economicità degli atti, di riduzione dei tempi e dei costi occorrenti per la copertura dei posti vacanti”.

Peccato però che questa motivazione non risponda in alcun modo al vero. Infatti negli scorsi giorni lo stesso Leone, unico candidato presente al colloquio dei 7 che avevano fatto istanza (ulteriore anomalia), è stato assunto a tempo indeterminato dall’1 agosto con un atto del dirigente del personale.

Nel valzer delle anomalie vi è anche che Leone ora dirigente in Comune non viene utilizzato per coprire le funzioni ma viene destinato all’incarico di capo di gabinetto.

Ora è notorio che l’incarico di capo gabinetto è un incarico fiduciario, che è di competenza del sindaco, non certo del dirigente al personale. E’ altrettanto notorio che al capo gabinetto è vietato l’espletamento di attività gestionali.

Quindi per quale motivo si è ricorsi all’ennesima “scorciatoia” per assumere Leone, per poi destinarlo a funzioni diverse da quelle di cui necessita l’ente, vista la carenza di personale dirigenziale e i tre interim?

Ma questo valzer di anomalie torna ancora meno alla luce del fatto che il Comune in queste settimane ha avviato una nuova selezione per l’assunzione di un altro dirigente (anche questa modifica del piano del personale è avvenuta con un atto di indirizzo). Solo che questa volta per l’assunzione del nuovo dirigente si decide di procedere con una mobilità tra enti.

In pratica nell’arco di un anno si usano procedure diverse (mobilità, attingere alle graduatorie di altri enti e di nuovo mobilità) senza spiegare in alcun modo il perché e per di più con la coincidenza che un nuovo dirigente è l’attuale capo di gabinetto che viene confermato in questo ruolo. Serve chiarezza e trasparenza da parte di questa amministrazione e motivazioni credibili in merito ad una gestione del personale sempre meno credibile.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

Condividi questo articolo

Lascia un commento