Liberato dagli studenti l’ex convento delle Benedettine

TIRRENO PISA Pagina: V

Liberato dagli studenti l’ex convento delle Benedettine

Liberato l’ex convento delle Benedettine. Dopo oltre 14 ore di occupazione, gli studenti – mili tanti di collettivi e movimenti universitari – la scorsa notte hanno lasciato la struttura di lungarno Sonnino occupata lunedì mattina. Un’azione simbolica per riaccendere i riflettori sull’emergenza abitativa studentesca e contestare la scelta dell’Università di riconvertire l’immobile in «un residence di lusso per studenti e docenti» (con affitti mensili che vanno dai 500 ai 700 euro).
«La partita non si conclude qui», “minacciano” però gli studenti che si dicono pronti a nuove mobilitazioni. L’incontro con alcuni rappresentati dell’Università, secondo gli occupanti, non ha prodotto infatti alcun risultato, in quanto «l’Ateneo – accusano – ha scaricato le responsabilità, sottolineando che quello degli alloggi è uno dei fini istituzionali dell’Ardsu, Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, e non dell’Università».
Ed è proprio l’Ardsu, attraverso il presidente facente funzioni Simone Consani, ad intervenire sulla situazione abitativa degli studenti. L’Ardsu «sta operando investimenti importanti su Pisa e Firenze, le due realtà universitarie in cui la carenza dei posti letto si fa maggiormente sentire – sottolinea Consani in una nota -. A Pisa è prevista la costruzione della nuova residenza universitaria di San Cataldo (240 posti letto) e il recupero degli immobili di via Paradisa (520) con un investimento complessivo di oltre 20 milioni di euro, in parte finanziato dal Miur. Nell’attesa di queste opere – continua Consani – si stanno cercando soluzioni temporanee. In queste rientrano le ipotesi Villa Madrè e Santa Croce in Fossabanda, senza escludere altre che dovessero emergere dall’analisi delle potenzialità presenti a Pisa, purché coerenti con i costi standard previsti a livello regionale. Solo con la buona amministrazione delle risorse è infatti possibile garantire i servizi per gli studenti borsisti e non (mense ed aule studio in primis)».
«Il fenomeno delle occupazioni abusive di immobili pubblici – conclude Simone Consani – non aiuta però a risolvere questi problemi, la cui risoluzione va affrontata nella sua complessità, anche economica, con metodi democratici e senza spinte illegali e minoritarie tra gli studenti».

Danilo Renzullo

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