Licenziamenti al negozio «H&M». `Non è vero’. BOTTA E RISPOSTA FRA MARCHIO SVEDESE E UNA CITTA IN COMUNE

martedì 22 luglio 2014, NAZIONE PISA Pagina: 6

Licenziamenti al negozio «H&M». `Non è vero’
E BOTTA E RISPOSTA FRA MARCHIO SVEDESE E UNA CITTA IN COMUNE

BUFERA su «H&M». A rivelare una serie di licenziamenti in atto al nuovo negozio di Corso Italia, sono i consiglieri di «Una città in comune» e Rifondazione. «Lo scorso 5 giugno era stato inaugurato il nuovo negozio del marchio svedese. Un’apertura in pompa magna alla presenza delle massime cariche del Comune. Doveva essere un tassello nel rilancio dell’occupazione in città: 26 assunzioni, di cui 13 da Pisa e 13 da Livorno. Ma non è tutto oro quello che luccica. L’azienda ricorre ad ogni tipo di contratto: part-cime, full time, job on call, prevedendo generalmente due mesi di prova. In questi giorni H&M sta procedendo a licenziare parte del personale: in tre giorni sono stati quattro i lavoratori che si recano presso il loro luogo di lavoro, vengono
chiamati negli uffici e gli viene dato il ben servito». Accuse alle quali risponde Francesca L’Abbate di «H&M»: «Nel nostro punto vendita di Pisa non è stato attuato nessun licenziamento senza preavviso. Si segnala altresì che quattro dipendenti non hanno superato il periodo di prova, previsto nella loro formula contrattuale. Per questo motivo l’azienda, nel rispetto delle norme vigenti, ha deciso di interrompere il rapporto di lavoro. Peraltro tre posti sono già stati nuovamente coperti con altri neo-assunti e il quarto lo sarà a breve. Il nostro approccio ha una forte connotazione etica e si basa sul rispetto verso ciascun individuo. Crediamo nei nostri dipendenti e agiamo sempre con la massima correttezza nei loro confronti».

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