Liquidazione associazione Limonaia-Scienza Viva. Una città in comune continua a chiedere che non accada

Oggi è stata scritta una pagina triste per tutti quelli che credono che la diffusione della cultura scientifica sia indispensabile per la crescita e la formazione di una coscienza dei cittadini moderna e consapevole, per tutti quelli che hanno a cuore le istituzioni che si sono dedicate a questo scopo con grande impegno e competenza, per tutti quelli che ritengono che Pisa abbia avuto e debba avere un ruolo preminente nello sviluppo come nella divulgazione della scienza. Oggi l’assemblea dei soci della Limonaia – Scienza Viva ha deciso la liquidazione dell’associazione.

Il processo ha preso l’avvio dal ritiro della amministrazione provinciale, che aveva promosso quasi quindici anni fa l’istituzione e negli anni ne aveva sostenuto l’attività con un contributo annuo di 25.000 Euro. Di fronte ai tagli sofferti dal bilancio delle province, quella di Pisa ha annunciato che non avrebbe più potuto sostenere economicamente l’associazione. A questo recesso è seguito a breve anche quello della Scuola Sant’Anna, e uno dopo l’altro anche gli altri soci hanno tentennato sul loro impegno nell’associazione.
Che si può fare per mantenere in vita La limonaia, una delle realtà più interessanti che si è prodigata per la diffusione della Scienza, con iniziative molteplici a beneficio delle scuole e della cittadinanza in tutto il territorio circostante?

Questa associazione, fondata oltre che dalla Provincia di Pisa, dalla Scuola Sant’Anna, dalla Scuola Normale, dall’Università di Pisa e dall’INFN è stata sostenuta anche dal Comune di Pisa e altri comuni del territorio circostante. La sua attività è andata ben oltre i confini della Provincia e ha ottenuto numerosi riconoscimenti sia come contributi economici che come premi, per l’alto livello di competenza dimostrata e per la capacità non comune di portare la scienza fuori dai luoghi istituzionali per arrivare direttamente ai cittadini.

Chiediamo con forza al Comune di Pisa di farsi promotore di un’azione volta a riconsiderare la decisione presa oggi dall’assemblea dei soci e restituire alla città un polo culturale di grande valore, in particolare tenendo conto della elevata professionalità delle due unità di personale che verrebbero licenziate con grave perdita per la comunità.
Chiediamo anche che si valuti con attenzione la possibilità di far entrare la Regione Toscana nell’operazione di salvataggio della Limonaia che, a nostro parere, con troppa leggerezza è stata posta in liquidazione, ponendo un prezioso patrimonio a rischio di essere disperso.

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