L’onda Legastellata travolge le città Salvini pigliatutto grazie ai voti 5S

lunedì
25 giugno 2018
Testata:
SECOLO XIX
Pagina:
2

I ballottaggi

Cadono le storiche roccaforti rosse di Siena, Pisa e Massa. M5S vince a Imola

UGO MAGRI

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ROMA. Addio regioni «rosse»: in un colpo solo, il centrodestra a trazione leghista si è impossessato di ben quattro roccaforti storiche della sinistra come Massa, Pisa e Siena in Toscana, più in Umbria della città operaia per eccellenza, cioè Terni dove guarda caso Matteo Salvini ha voluto chiudere la sua campagna elettorale. Stessa sorte in Piemonte per Ivrea, dove la sinistra mai era riuscita a perdere nell’intero dopoguerra e ieri è stata la prima volta. Caporetto Pd

Achi interessava capire come si sarebbero schierati gli elettori grillini, se con la destra o con il Pd, la risposta dalla Toscana e dall’Umbria è stata forte e chiaranetta: il loro cuore batte per Salvini. Il Pd resiste con valore ad Ancona, dove per poco non vinceva già al primo turno con Valeria Mancinelli, e ce la fa pure a Brindisi, strappata al centrodestra. Ma sorprendentemente i «Dem» subiscono ad Avellino (dove sembrava fatta dopo il primo turno) la rimonta del candidato Cinque stelle, Vincenzo Campi, il quale è riuscito a catalizzare su di sé i voti della destra. E sempre i Cinque stelle hanno strappato al Pd una città simbolo dell’Emilia Romagna un tempo comunistissima, cioè Imola, dove si era tenuta l’ultima festa nazionale dell’Unità. Pure qui decisivo è stato l’apporto del centrodestra, che compattamente ha sostenuto Manuela Sangiorgi. È il segno che, in questo momento storico, l’onda populista dilaga. Con la sinistra che non sembra più in grado di fare argine.

Come cambia il vento Nell’insieme, sui 14 capoluoghi di provincia dove ieri si sono tenuti i ballottaggi, il centrodestra ne ha portati a casa 7 (Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Terni, Ragusa e Viterbo), che diventano 8 se si aggiunge Imperia, dove il candidato ufficiale di Lega e Forza Italia è stato battuto sul filo di lana da Claudio Scajola, cioè da un berlusconiano oggi in disgrazia ma pur sempre di quella paranza. Il centrosinistra ha piantato in tutto tre bandierine: oltre a Brindisi e Ancona, pure a Teramo in Abruzzo. Fuori dagli schemi le tre città siciliane ieri al ballottaggio: vittoria dei candidati civici a Siracusa e a Ragusa, addirittura di chi meno ti aspetteresti (Cateno De Luca, esponente dell’Udc) a Messina.

È clamoroso come il vento nell’Isola cambi così in fretta: alle Regionali di otto mesi fa si era imposto il candidato del centrodestra; il4 marzo, nelle Politiche, i grillini avevano fatto piazza pulita e adesso, in quattro dei cinque capoluoghi dove si è votato, si sono imposte le voci della protesta perché, evidentemente, nemmeno i Cinque stelle soddisfano più. Da segnalare la percentuale dei votanti: 47,61 per cento. Mai così in basso.

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