Meno divieti per oliveti, cave, e stabilimenti turistici

CORRIERE FIORENTINO Pagina: 3

Meno divieti per oliveti, cave, e stabilimenti turistici

Se Marson (e Salvadori) avevano evidenziato in rosso le parti del Pit del paesaggio nuove rispetto alla versione adottata in Consiglio regionale, il gruppo del Pd nel testo predisposto per andare in aula a marzo ha evidenziato in verde le sue correzioni lungo tutto il maxi emendamento. Risultato, in attesa di capire se tale testo sarà ammissibile o se non si dovranno presentare singoli emendamenti per ogni punto esaminato, in verde ci sono piccole correzioni ma anche profonde modifiche. Sul piano normativo vengono «retrocesse» prescrizioni ed indirizzi: così nel paragrafo sulle «prescrizioni d’uso» si legge «le criticità contenute nelle schede di ambito costituiscono valutazioni scientifiche non vincolanti a cui gli enti territoriali non sono tenuti a fare riferimento nell’elaborazione degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica» e poco sotto si aggiunge che gli indirizzi non vanno applicati ma ne va tenuto conto, mentre resta immutata l’applicazione delle direttive. Per il Pd tra gli insediamenti che si possono espandere sono compresi «quelli finalizzati al potenziamento delle attività turistico-ricreative e balneari esistenti» e nel riferimento alla diversificazione delle culture agricole viene tolto il riferimento agli oliveti. Profondo il lavoro sugli articoli che interessano le attività estrattive. Il Pd, prima di tutto, accoglie una delle richieste dei cavatori delle Alpi Apuane, cioè «fa salve le procedure relative alle attività estrattive che alla data di adozione del presente Piano sono pendenti in istruttoria presso i competenti uffici; sono altresì escluse dall’obbligo di preventiva emanazione dei piani attuativi di bacino le procedure relative alle attività estrattive presentate entro la data di pubblicazione sul Burt della disciplina di Piano». Poi riduce a «nuove attività estrattive» solo «l’apertura di nuove cave e la riattivazione di cave dismesse», togliendovi l’ampliamento delle cave attive o quelle per cui al concessione è scaduta e riduce l’ambito di tutela dei crinali, ammettendo anche la realizzazione di nuove discariche di cava, cosa che nelle versione Marson era proibita. Infine, secondo l’emendamento targato Pd, «sino all’approvazione dei Piani attuativi dei Bacini estrattivi sono consentiti gli ampliamenti delle attività estrattive esistenti».

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