Il Tirreno Pisa. pagina VII (di Danilo Renzullo)
«Si apre uno spiraglio per i lavoratori della Misericordia». Ieri, durante un incontro convocato dal prefetto per «individuare un punto di accordo per evitare lo sciopero proclamato dai sindacati e far rientrare lo stato di agitazione», le parti sociali hanno ottenuto dalla Misericordia la convocazione
di un tavolo per riprendere la discussione sul rinnovo dei contratti di solidarietà (in scadenza a giugno) ed evitare il licenziamento di metà dei dipendenti.
«Abbiamo ribadito che sono state fatte scelte sbagliate e dannose per i servizi e per i lavoratori – commenta Michele Orsi della Cgil Fp – ma l’incontro ha offerto un elemento positivo da cui ripartire seppur in un contesto drammatico».
L’accordo, firmato da Cgil, Cisl, Uil, non è stato sottoscritto dai Cobas. «I termini della trattativa fanno un passo indietro – spiegano i Cobas in una nota -. Non solo è ormai avallato l’annuncio della possibilità dei licenziamenti da parte della Misericordia ma si è ulteriormente avvicinato il termine di scadenza dei contratti di solidarietà vigenti senza che una soluzione accettabile sia all’orizzonte». Per questo i Cobas mantengono lo stato di agitazione. Rifondazione comunista e Una città in comune, la coalizione che candida a sindaco Francesco Auletta, chiedono in-tanto di far luce sulle responsabilità che hanno portato al buco di bilancio e garanzie per la salvaguardia dei posti di lavoro «rinnovando – sottolinea Federico Oliveri, coordinatore cittadino e candidato Prc – i contratti di solidarietà». «Ci sono state responsabilità che sono cadute nel silenzio – conclude Auletta – e questo è inammissibile».