Movida, il prefetto contro i divieti

CORRIERE FIORENTINO Pagina: 11

Movida, il prefetto contro i divieti

Pisa, sotto tiro l’ordinanza anti-bivacco: «Non sono d’accordo, ma no a droga e abusivi»

PISA «Non sono molto d’accor do con l’ordinanza anti-bivacco». Lo ha detto ieri mattina il nuovo prefetto di Pisa, Attilio Visconti, durante un incontro con i rappresentanti degli studenti universitari, sottolineando così la sua disapprovazione per l’ordinanza emessa dal sindaco Marco Filippeschi.
È una rottura nei confronti del provvedimento adottato i15 novembre scorso per far fronte ai crescenti problemi in zona stazione, dove fino al 5 febbraio è vietato consumare alcolici all’esterno dei locali, ma anche solo sedersi sui gradini. Nessun commento da parte dell’amministrazione comunale su queste parole che continuano a segnare il nuovo corso al Palazzo del Governo. Dopo le dichiarazioni di vicinanza verso le fasce più deboli, e di accoglienza per i Rom che vivono nella legalità, a dieci giorni dal suo insediamento, Visconti non sembra aver perso tempo. Ha già incontrato la maggior parte della autorità e numerose associazioni, ha chiesto i meta] detector per la Torre pendente e ha convocato un tavolo per gestire il fenomeno della movida.
«Temevamo ci venissero proposte delle soluzioni preconfezionate dice il presidente del consiglio studentesco Lorenzo Guastalli e invece abbiamo trovato un’apertura che proprio non ci aspettavamo». Visconti ha spiegato ai ragazzi che intende iniziare con loro un percorso per risolvere i problemi connessi con «quello che ai miei tempi si chiamava “vediamoci in piazza” e che oggi si chiama movida». Il prefetto ha tenuto a precisare che non è la movida a preoccuparlo quanto quello che vi ruota attorno. «Sono convinto che al termine di una giornata di stu dio ha spiegato agli incredu li ospiti i giovani abbiano il sacrosanto diritto di incontrar si. Ma io ho il dovere di proteggervi. E le situazioni con grandi raggruppamenti di giovani sono terreno fertile per spaccio di droga o vendita di merce abusiva».
Per rilanciare il loro punto di vista sulla movida (dopo la stretta seguita all’omicidio di Zakir Hossain, lo scorso 15 aprile), gli studenti hanno fatto una serie di proposte: decentramento dei locali e maggiore qualità (meno minimarket), bagni chimici e cestini dei rifiuti nei luoghi critici, prolungamento dell’orario di apertura per non dare spazio ai venditori abusivi. «Sono contento di questa sensibilità del prefetto dice Anthony Mancini del comitato Mezzogiorno, che si batte contro gli eccessi della movida e anche delle proposte degli studenti. Ma non di quella sull’orario di apertura che mi sembra assurda. Anzi, il Comune si deve impegnare a far rispettare gli orari».

Pierpaolo Corradini

Condividi questo articolo

Lascia un commento