Mozione: Aiuti dal Comune solo a chi certifica assunzioni regolari, garantendo diritti e tutele per i lavoratori e le lavoratrici

La seguente mozione è stata presentata al consiglio comunale di Pisa da Francesco Auletta, consigliere di Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Possibile)

Oggetto: Aiuti dal Comune solo a chi certifica assunzioni regolari, garantendo diritti e tutele per i lavoratori e le lavoratrici

Considerato che l’emergenza sociale ed economica determinata dal Covid-19 ha messo sempre più in evidenza come la precarizzazione del lavoro e il dilagare del lavoro nero hanno prodotto diseguaglianze, ingiustizie e miseria, di cui hanno sofferto in particolare coloro che prima già soffrivano della mancanza di diritti e tutele;

Vista la conferenza stampa del 23 aprile 2020 in cui il Sindaco Conti ha annunciato un piano di sostegno all’economia cittadina da 15 milioni di euro denominato “Riapri Pisa”;

Visto che nel piano cosiddetto “Riapri Pisa” riveste un ruolo decisivo la modifica delle modalità di concessione del suolo pubblico agli esercizi di ristorazione, con l’azzeramento dei costi per gli esercenti;

Considerato che proprio il settore del turismo, della ristorazione e del commercio, insieme con quello dell’edilizia, sono i settori in cui incide maggiormente la piaga del lavoro nero, così come evidenziato dal “Rapporto annuale dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale” del 2019 redatto dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro

Vista la proposta della Cgil Firenze e Filcams Cgil Firenze avanzata il 11 maggio 2020 di destinare «qualsivoglia aiuto pubblico […] alle attività che certificano e dimostrano di utilizzare lavoratori regolarmente assunti»;

Il Consiglio Comunale di Pisa ritiene prioritario promuovere politiche attive per il contrasto e l’emersione del lavoro in nero e impegna il sindaco e la giunta affinché:

Qualsiasi politica di sostegno da parte del Comune debba essere rivolta ad attività ed imprese che dimostrino e certifichino in primo luogo di utilizzare lavoratori e lavoratrici assunti regolarmente, attraverso la sottoscrizione di protocolli siglati a livello locale, coinvolgendo le organizzazioni sindacali;

Vengano istituiti meccanismi di ritiro delle misure di sostegno e delle concessioni di utilizzo di suolo pubblico per quei concessionari che risulteranno inadempienti alle norme e gli obblighi di natura retributiva, contributiva e di sicurezza in materia di lavoro. A tal fine dovrà essere siglata una collaborazione con l’Ispettorato del lavoro per la condivisione delle informazioni circa le misure di sostegno erogate e le concessioni stipulate.

Francesco Auletta, Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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