Mozione: Azioni per la tutela e la riapertura della Chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano

Ricordato che la Chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano, fondata nel 1565 da Cosimo I de’ Medici per l’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, è stata progettata da Giorgio Vasari.

Tenuto conto che l’interno della Chiesa presenta una sontuosa decorazione tesa a celebrare le imprese dei Cavalieri e conserva capolavori inestimabili, tra cui le bandiere conquistate durante i ripetuti scontri navali con i navigli islamici tra XVI e XVIII secolo, uno straordinario soffitto ligneo intagliato e dorato da Bartolomeo Atticciati agli inizi del Seicento, il prezioso altare maggiore realizzato in marmi policromi e bronzo dorato da Giovan Battista Foggini ai primi del Settecento e la Natività di Cristo del Bronzino (firmata e datata 1564).

Preso atto che la Chiesa nel corso degli ultimi decenni è stata oggetto di numerosi interventi di restauro e in particolare nel 2014, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, è stato portato a termine il rifacimento di parte della copertura, danneggiata da infiltrazioni d’acqua che già avevano colpito la pala lignea raffigurante la Lapidazione di Santo Stefano dipinta da Vasari e restaurata grazie ad un finanziamento di Esselunga.

Considerato che la stampa, in data 17 giugno 2023, ha dato notizia della chiusura della Chiesa al culto e ai visitatori a seguito di una decisione assunta dal Demanio, ente proprietario, a seguito della “mancanza di dati che al momento accertino la stabilità dell’antico soffitto ligneo a cassettoni”, come dichiarato da don Francesco Barsotti, rettore dei Cavalieri.

Il Consiglio comunale

Esprime tutta la propria preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare, in quanto ci troviamo di fronte all’ennesima perdita nella fruizione di un bene storico-artistico di immenso valore per la città e per chi la visita;

auspica che vengano fatti il più rapidamente tutti gli accertamenti necessari per la messa in sicurezza al fine di tutelare il patrimonio architettonico-artistico e, nel caso non vi siano i fondi sufficienti, vengano stanziate da parte delle istituzioni competenti le risorse necessarie.

Impegna il Sindaco e la Giunta

Ad incontrare il riguardo l’Agenzia Demanio e di riferire alla conferenza dei capigruppo sullo stato dell’arte e l’eventuale cronoprogramma dei lavori.

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