Mozione: Condanna unanime all’episodio di body shaming avvenuto in data 8 ottobre 2020, richiesta dimissioni e promozione di attività per un contrasto nella nostra città a questi episodi

Di seguito la mozione presentata al consiglio comunale di Pisa dai consiglieri e dalle consigliere di: Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Possibile), Movimento 5 stelle, Partito Democratico, Patto Civico.

Mozione: Condanna unanime all’episodio di body shaming avvenuto in data 8 ottobre 2020, richiesta dimissioni e promozione di attività per un contrasto nella nostra città a questi episodi.

Preso atto che in data 08.10.2020, durante lo streaming della seduta del Consiglio comunale, la Consigliera Barsotti (gruppo Lega) indirizzava frasi di offesa e scherno verso una sua collega: «è arrivata la botrona», rivolgendosi alla consigliera Dini;

Preso atto che da alcune interviste rilasciate alla stampa la stessa consigliera Dini sarebbe stata più volte vittima di episodi di bullismo e body shaming anche da parte di alcuni colleghi del suo partito in questi anni, segno di un costume diffuso che deve essere sempre contrastato e mai minimizzato;

Ribadito che il body shaming è una vera e propria forma di bullismo che fa dell’aspetto fisico fuori dagli stereotipi imposti una colpa, e che è una piaga sempre più diffusa che ha interessato oltre un terzo della popolazione italiana;

Tenuto conto che si tratta di una odiosa pratica diffusa anche fra i giovanissimi, cosa che deve portare le istituzioni ancor di più a farsi carico di azioni culturali positive di lotta agli stereotipi “fisici” in questo caso e di educazione al rispetto e alla valorizzazione delle differenze;

Tenuto conto che l’episodio di body shaming di cui si è resa protagonista la consigliera Barsotti è avvenuto per di più in un consesso pubblico e all’interno di una sede istituzionale, ledendo non solo la dignità del soggetto preso di mira ma l’istituzione stessa;

Preso atto che risulta censurabile anche ogni altro tentativo, avvenuto nei giorni successivi all’accaduto, di minimizzare quanto avvenuto in quanto rende evidente come questo fenomeno non sia stato del tutto debellato;

Ribadito che la frase aveva il fine di offendere la consigliera mediante un epiteto che prende ad oggetto una caratteristica fisica e che tale comportamento deve essere fortemente censurato e non può essere tollerato in alcun luogo, e tanto più in una sede quale il Consiglio Comunale;

Ritenuto che questi episodi non vanno sottaciuti o tanto meno minimizzati in quanto questi comportamenti non solamente rischiano di rendere vani anni di battaglie per riconoscere una tutela agli episodi di bullismo, ma sono il presupposto per il suo ripetersi;

IL CONSIGLIO COMUNALE

nel condannare la condotta tenuta dalla consigliera Barsotti esprime la propria solidarietà alla consigliere Dini, ritenendo che nessuna situazione anche concitata, come detto dalla consigliera Barsotti, possa in alcun modo giustificare simili atteggiamenti ed espressioni;

SI IMPEGNA

ad attivare, anche in collaborazione con l’Università, le scuole e le associazioni del territorio, percorsi di formazione e sensibilizzazione contro il bullismo e il body shaming;

INVITA

la consigliera Barsotti a dimettersi dal suo ruolo, alla luce dei comportamenti tenuti.

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