Mozione di sfiducia nei confronti di Andrea Buscemi

Tenuto conto che il Sindaco di Pisa, Michele Conti, con atto del 5 luglio 2018 ha nominato Andrea Buscemi assessore del Comune di Pisa con le seguenti deleghe: Cultura, Iniziative e istituzioni culturali, Beni culturali e sistema museale, Rapporti con l’associazionismo culturale

Tenuto conto che Andrea Buscemi ha subito un procedimento penale per l’imputazione relativa al reato di Atti persecutori (stalking) ex art 621bis cp, e che il processo, tenutosi tra il 2013 e il 2017, si è concluso con una sentenza che:

– assolve Buscemi per i fatti anteriori al 25/2/2009 perché prima di quella data non era ancora stato introdotto il reato di stalking e di conseguenza la condotta di Buscemi non rilevava penalmente;
– dichiara di non doversi procedere per estinzione del reato per prescrizione per i fatti successivi;
– condanna Buscemi al risarcimento danni a favore della parte civile e a rifondere a tale parte civile la spese legali.

Tenuto conto che per la Corte di Appello di Firenze è emersa “la prova di episodi valutabili come elementi integranti oggettivamente il reato di atti persecutori” e che “l’imputato nel corso del procedimento penale si è reso responsabile di condotte di minaccia ai danni di due testi per indurle a non testimoniare, a seguito delle quali il giudice per le indagini preliminari ha emesso un divieto di avvicinamento alle predette testi in relazione ai reati di cui agli articoli 377 e 610 del codice penale”.

Tenuto conto che la violenza sulle donne viene esercitata attraverso diversi comportamenti che ne ledono il diritto alla piena e pari cittadinanza e che tali comportamenti non sono casuali o dettati da stati emotivi incontrollati, ma sono direttamente conseguenti dalla cultura maschilista delle relazioni tra i sessi, centrata sul dominio del genere maschile su quello femminile.

Considerato che gli atti di cui si è reso responsabile Andrea Buscemi sono attribuibili a questo tipo di cultura maschilista e violenta.

Considerato che la Convenzione di Istanbul del Consiglio di Europa stabilisce che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani e un atto di discriminazione contro le donne e che le istituzioni devono adoperarsi per attuare politiche di prevenzione e di contrasto.

Considerato che il Comune di Pisa, a partire dagli atti assunti dal Sindaco, dalla Giunta e dal Consiglio comunale deve conformarsi al pieno rispetto della suddetta Convenzione.

Considerato che la decisione del Sindaco Conti di nominare Andrea Buscemi assessore del Comune di Pisa va nella direzione opposta rispetto a quanto sancito nella Convenzione di Istanbul, mandando così alla cittadinanza un messaggio per cui certi comportamenti possono addirittura essere premiati, e avallando di conseguenza le condotte violente di Andrea Buscemi e favorendo così il ripetersi di tali condotte nella società.

Considerato che la violenza sulle donne non può essere terreno di negoziazione, e non può essere in alcun modo negata, minimizzata o giustificata, meno che mai da chi ricopre cariche pubbliche.

Considerato che la decisione del sindaco Conti di nominare assessore del Comune di Pisa Andrea Buscemi ha provocato una reazione di indignazione non solo nella nostra città ma in tutto il Paese, diventando un vero e proprio caso nazionale, con una petizione online che in pochi giorni ha raccolto oltre trentamila adesioni.

Il Consiglio Comunale di Pisa

esprime la propria solidarietà alle donne che hanno subito gli atti persecutori e le minacce da parte di Andrea Buscemi;

considera inaccettabile ed offensivo per la nostra città l’incarico di assessore ad Andrea Buscemi in quanto minimizza e deresponsabilizza la condotta violenta: una scelta che non favorisce, quindi, la consapevolezza e la motivazione al cambiamento, ma cronicizza il comportamento violento;

ritiene che questa nomina sia in pieno contrasto con le tradizioni democratiche della nostra città e con i valori e principi contenuti nello Statuto Comunale;

impegna pertanto il Sindaco:

a ritirare immediatamente la delega di assessore ad Andrea Buscemi;

a non nominarlo o proporlo per nessuna delle cariche pubbliche su cui egli ha, in quanto Sindaco, competenza o esprime la posizione istituzionale del Comune;

invita lo stesso Andrea Buscemi a dimettersi immediatamente da consigliere comunale.

 

Francesco Auletta, consigliere comunale Diritti in comune (Una città in comune- Prc- Possibile)

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