Mozione: E’ emergenza climatica. Politiche per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico: redazione e sottoscrizione di un nuovo PAESC

Tenuto conto che per fronteggiare l’emergenza climatica e perseguire l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale sotto 1,5 gradi al 2100, l’Unione Europea ha stabilito di raggiungere zero emissioni nette entro il 2050. Si tratta di sfida cruciale, e per vincerla è necessario muoversi subito e a tutti i livelli: transnazionale, nazionale, regionale e locale.

Tenuto conto che gli effetti del cambiamento climatico si stanno rendendo più evidenti anno dopo anno, e colpiscono duramente i nostri territori con eventi climatici estremi, in particolare con siccità prolungate e alluvioni, come dimostra quanto accaduto in queste giorni in Toscana e anche nel territorio della Provincia di Pisa e in particolare a Marina di Pisa.

Ritenuto che è quindi necessario adottare un piano di adattamento che mantenga e incrementi la qualità della vita e che protegga i cittadini, gli ecosistemi e l’economia dei nostri territori dagli effetti nefasti degli eventi meteorologici estremi come siccità, temperature insopportabili e pericolose per la salute, gelate, grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua e alluvioni, che stanno diventando sempre più frequenti.

Considerato che le città possono dal canto loro svolgere un ruolo da protagoniste nella mitigazione e nell’adattamento, e che anche Pisa può contribuire ad affrontare attivamente l’emergenza climatica con una sua una strategia volta a ridurre le emissioni e ad adattarsi a cambiamenti che saranno sempre più severi.

Considerato che le scelte fatte dalle amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi anni sono state insufficienti o persino controproducenti, mentre la gravità della situazione e il poco tempo a disposizione impongono al contrario di concentrarsi in modo intelligente, veloce e incisivo sulle strategie più efficaci e sui settori che possono consentire di ottenere le maggiori riduzioni di emissioni e la migliore protezione del territorio nel breve periodo.

Ricordato che l’amministrazione comunale ha firmato nel 2010 il “Patto dei Sindaci”, iniziativa della Commissione Europea per la riduzione delle emissioni di gas serra, approvando nel 2012 il “Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile”. Nel 2015, a seguito degli accordi di Parigi, lo schema generale del Patto è stato rinnovato con obiettivi più ambiziosi e nuovi strumenti (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima – PAESC) che includono anche l’adattamento ai cambiamenti climatici. Ad aprile 2021 sono stati fissati i nuovi obiettivi che prevedono di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e di affrontare il tema della povertà energetica.

Ricordato che il Comune di Pisa in tutti questi non ha adeguato il proprio PAESC ai nuovi requisiti internazionali e non ha dato seguito alle azioni promesse, anzi, gli atti di pianificazione delle amministrazioni comunali non hanno tenuto conto degli impegni presi per contribuire a risolvere la crisi climatica: il regolamento edilizio non è stato rivisto per favorire le installazioni di impianti di produzione di energia rinnovabile, il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile non è efficace nel ridurre le emissioni da traffico, non sono previste misure efficaci per impedire il consumo di nuovo suolo, nessun sistema di contabilità e di riduzione delle emissioni di anidride carbonica è stato messo in atto; all’opposto, le amministrazioni hanno continuato a portare avanti piani, progetti o interventi in contrasto con gli obiettivi degli accordi internazionali.

Tenuto conto che l’attuale amministrazione non intende rinnovare la sottoscrizione al PAESC.

Il Consiglio Comunale ritiene che sia indispensabile l’attuazione di una politica di contrasto al cambiamento climatico e impegna il sindaco e la giunta a:

attivarsi subito per la redazione e sottoscrizione di un nuovo PAESC che sia vincolante per tutti gli atti di pianificazione economica e urbanistica dell’amministrazione, a partire dal Piano Strutturale Intercomunale e Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.

rivedere con estrema urgenza la pianificazione della prevenzione del rischio idrogeologico e degli interventi di protezione civile, in modo che siano adatti a rispondere a scenari di emergenza climatica in continua evoluzione, come si è visto in questi ultimi giorni.

pianificare interventi contro l’erosione costiera, a tutela dell’ambiente e delle attività economiche del litorale, per contrastare gli effetti dell’atteso innalzamento del livello del mare e delle mareggiate sempre più intense.

bloccare ulteriori espansioni urbane e il consumo di suolo anche rivalutando le previsioni già approvate di nuove costruzioni (per le quali sarà quindi necessario attuare in prima battuta una moratoria);

salvaguardare e, laddove possibile, ampliare o costituire nuove aree verdi sia nell’abitato sia intorno alla città, ripristinare ove possibile suolo libero da destinare a verde;

investire su una vera e propria infrastruttura verde che innervi l’intera città e che contempli un uso di specie arboree e arbustive, oltre che di tappeti erbosi, in grado di creare una connessione il più possibile continua tra le aree verdi già esistenti o in via di costituzione e/o recupero;

attivare quindi, all’interno del rinnovato PAESC, un piano coerente di azioni per la protezione del nostro territorio dagli effetti ormai imminenti del cambiamento climatico e contestualmente per contribuire alla diminuzione delle emissioni di gas climalteranti, a protezione della popolazione, dell’ambiente in cui viviamo e delle generazioni future.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare

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