Mozione: Emergenza siccità

Di seguito la mozione presentata al consiglio comunale di Pisa dal consigliere Francesco Auletta (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile).

Mozione: Emergenza siccità

Considerato che il 5 luglio scorso l’Autorità Idrica Toscana ha rilevato come molto critica la situazione delle falde idriche in tutta la regione e che nelle prossime settimane potrebbe emergere un quadro ulteriormente negativo a causa dello stato delle riserve idropotabili, in particolare per quanto riguarda la costa toscana.

Evidenziato che in questo periodo sono state registrate temperature più alte del 2003 (annata eccezionale a questo riguardo in Toscana) e la maggiore scarsità di piogge dal 2012 (anno precedente più siccitoso). AIT ha chiesto ai gestori dei servizi idrici l’elenco delle opere e degli interventi realizzabili in estrema urgenza per far fronte alla situazione, di tipo gestionale (autobotti e riparazione perdite) e infrastrutturale (nuovi pozzi, sostituzione reti, collegamenti rapidi tra reti esistenti).

Tenuto conto che, in data 6 luglio, il governatore della Toscana Giani ha firmato lo stato di emergenza per la Toscana. Ha inoltre convocato per venerdì 8 luglio un’apposita cabina di regia, come previsto dalla legge regionale 24 del 2012 sulle crisi idriche. In questa sede sono rappresentati tra gli altri le strutture tecniche della Regione, l’Autorità idrica, l’EAUT, le Autorità di bacino, le Asl, gli enti locali.

Considerato che il litorale tra Pisa e Livorno risulta costituire una delle aree più critiche nel territorio regionale. La valle del Serchio è anch’essa tra le aree a maggiore criticità.

Tenuto conto che non tutte le aree della regione sono nella stessa situazione di criticità idrica e questo grazie alla presenza di infrastrutture, come la diga di Bilancino o di Montedoglio, che consentono di fronteggiare le situazioni di emergenza come quella attuale

Preso atto che la siccità di oggi non può semplicemente considerarsi come episodica ma si inserisce in un contesto in cui è acclarato il cambiamento climatico, tanto che i valori di una serie di indicatori indicano univocamente la sussistenza di questa problematica proprio nell’area: anomalie delle temperature medie annuali, trend di variazione annuo della temperatura superficiale del mare in aumento, trend di variazione annuo del livello del mare in aumento, concentrazione Ostreopsis Ovata sopra soglia. E’ dell’8 luglio, tra l’altro, la notizia che a Marina di Pisa, dai rilievi condotti da Arpat sul tratto di litorale in corrispondenza di via Crosio, sono emersi livelli elevati proprio di Ostreopsis ovata, alga tossica che può determinare dopo poche ore, malesseri (per quanto lievi e transitori) dovuti alle irritazioni delle prime vie respiratorie e rappresentati per lo più da nausea, faringite, rinoreea, lacrimazione, congiuntivite, tosse, cefalea e febbre; si osservano inoltre con grande variabilità in rapporto con la reattività individuale, anche se a bassa incidenza, fenomeni cutanei irritativi (dermatiti).

Considerati gli effetti gravi della siccità e delle alte temperature sulle riserve idropotabili e sulle attività agricole.

Considerato inoltre gli effetti del cambiamento climatico sulla qualità della vita di chi vive a Pisa e gli impatti che questo ha e potrebbe avere sulle attività economiche (ad esempio anche turistiche sulla costa a causa dell’alga Ostreopsis Ovata).

Tenuto anche conto che un’altra caratteristica del cambiamento climatico è quella di determinare eventi meteorici estremi con rischi gravi di alluvione e comunque di danni determinati da tali eventi sia alla popolazione che al territorio. Inoltre, l’acqua che raggiunge il suolo durante questi fenomeni non ha modo di infiltrarsi e raggiungere le falde e costituisce quindi acqua persa che invece sarebbe necessario immagazzinare proprio in considerazione dei possibili periodi siccitosi.

Tenuto conto che il consumo di suolo aggrava ulteriormente questa situazione sia per quanto riguarda i rischi alluvionali sia per quanto concerne la perdita della risorsa idrica.

Il Consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta:

a farsi promotore presso la Regione Toscana di una maggiore incisività delle politiche per il cambiamento climatico, destinando maggiori risorse ai territori per dotarsi di piani di mitigazione e adattamento;

a convocare quanto prima un tavolo istituzionale del territorio pisano, con gli enti di ricerca e i diversi attori del territorio, per avviare la redazione di una Strategia Locale di Adattamento al Cambiamento Climatico, come del resto indicato anche dal Patto dei Sindaci per l’Energia e il Clima a cui il Comune Di Pisa ha aderito. Tale strategia, partendo dalle indicazioni contenute nella Strategia Nazionale e dallo stato delle conoscenze più aggiornate sugli effetti locali del cambiamento climatico, dovrà individuare le principali vulnerabilità del nostro territorio e gli strumenti più idonei per porvi rimedio nel breve, medio e lungo periodo; in particolare occorre avviare immediatamente un confronto con gli enti competenti per la gestione delle acque nel territorio, come ad esempio il Consorzio di bonifica, e con gli altri comuni, per lo sviluppo di una strategia di gestione delle acque del comprensorio che tenga già conto dei criteri su cui dovrà essere informata quella di Adattamento al Cambiamento Climatico oltre che naturalmente della necessità di tenere conto delle esigenze del bacino idrografico di riferimento nel suo complesso. A questo proposito, occorre anche rafforzare e approfondire le esperienze che rientrano nell’ambito dei Contratti di Fiume.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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