Mozione: Intervento a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo

La seguente mozione è stata presentata al consiglio comunale di Pisa da Francesco Auletta, consigliere di Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Possibile)

Mozione: Intervento a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo

Tenuto conto del rapporto “Io sono Cultura 2019” che descrive Pisa nel contesto italiano come realtà “a trazione culturale” e ribadisce la centralità del settore come pilastro imprescindibile dell’economia e della vita pubblica della nostra città;

Considerando che il mondo dello spettacolo dal vivo e della cultura è completamente fermo dall’inizio del lockdown e diffusamente escluso dagli ammortizzatori del Cura Italia, con conseguenze sociali devastanti in termini di reddito e dispersione di professionalità;

Considerando l’impatto sociale di questa battuta d’arresto per i professionisti e gli operatori dello spettacolo e della cultura, che trasforma profondamente il tessuto economico e civico del territorio in termini di impoverimento, spopolamento, perdita di attrattiva;

Tenuto conto delle centinaia di iniziative che, a partire da associazioni di categoria o dall’auto-organizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori, a livello nazionale e europeo si stanno moltiplicando per imporre nel dibattito politico, dalle amministrazioni locali ai governi centrali, il tema del sostegno alla ripartenza degli eventi dal vivo;

Tenuto conto dell’appello firmato da decine di club, circoli e spazi culturali centrali nell’ecosistema culturale del territorio affinché l’amministrazione si esprima circa le manovre da attuare per favorire la riapertura in sicurezza, sanitaria ed economica;

Ravvisando nell’ultimo DPCM le prime indicazioni sulla potenziale riapertura al 15 giugno per teatri e eventi dal vivo;

Il Consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta:

  • a definire un piano di riapertura in sicurezza degli spazi, in primo luogo all’aperto, di spettacolo, cultura e aggregazione, come segnale di investimento concreto sulla ripresa generale della filiera in termini economici e sociali;

  • a promuovere una mappatura che quantifichi la quantità e la qualità di lavoro impiegato nel settore, per individuare i casi di maggiore sofferenza tra le lavoratrici e i lavoratori e accompagnarli dentro e oltre l’emergenza, garantendo l’accesso ai servizi essenziali;

  • a stanziare le risorse necessarie a attuare politiche fiscali e agevolazioni per questo comparto a livello locale;

  • a promuovere una campagna di informazione affinché tutti gli spazi culturali e gli operatori del settore siano messi adeguatamente a conoscenza e accompagnati attraverso tempistiche di riapertura, dispositivi di sicurezza e sanificazione, nuova capienza spazi;

  • a convocare dei veri e propri Stati Generali della Promozione Culturale che intercettino gli attori del processo di animazione culturale in città – a partire dalle lavoratrici e dai lavoratori – e ridisegnino una ripartenza all’insegna della preservazione e valorizzazione delle professionalità presenti sul territorio, sia in ambito imprenditoriale che in ambito associativo, sostenendo chi, dal basso, propone un’idea di città aperta, plurale, viva.

Francesco Auletta, Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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