Mozione: Misure urgenti per garantire il diritto all’abitare nel quadro dell’emergenza sanitaria

Di seguito la mozione presentata al consiglio comunale di Pisa da Francesco Auletta, consigliere di Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Possibile)

Premesso che la crisi sanitaria dovuta alla diffusione del contagio da Codiv-19 sta provocando anche un’emergenza sociale senza precedenti, che colpisce in particolar modo i soggetti tradizionalmente più vulnerabili – chi non ha un lavoro, o ha un’occupazione precaria e rischia di perderlo – ma anche nuove categorie di persone e tanti nuclei familiari i cui componenti sono occupati nei settori lavorativi maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria.

Tenuto conto che, oltre alle famiglie già destinatarie di sfratto presenti del Comune di Pisa, vi sarà nei prossimi mesi un numero significativo di persone che, a causa della riduzione dei redditi dovuta alla perdita dell’occupazione o all’interruzione delle attività di lavoro autonomo, saranno in grave difficoltà nel pagare l’affitto e le spese connesse all’alloggio, rischiando di entrare in morosità.

Considerate le numerose stesse richieste che, già in questi giorni, sono pervenute ai sindacati degli inquilini da parte di persone che prevedono di non riuscire a fronteggiare, fin dai prossimi mesi, le spese relative ai canoni di affitto, alle spese condominiali ed ai servizi accessori.

Tenuto conto che una simile situazione critica minaccia anche molti degli assegnatari di alloggi popolari che, a seguito di perdita dell’occupazione o riduzione delle proprie attività, spesso di natura già precaria, vedranno ridursi ulteriormente il proprio reddito già assai basso.

Considerata la necessità e l’urgenza di mettere in campo soluzioni concrete per prevenire e affrontare quello che si profila come una grave crisi sociale all’interno della crisi sanitaria senza precedenti che il paese sta vivendo.

Ritenuto che la prassi, già sperimentata durante la crisi economico-finanziaria degli anni precedenti, di una revisione temporanea del canone di locazione degli alloggi popolari può essere applicata anche all’emergenza Covid-19.

Considerato che i Comuni, quali istituzioni più vicine alla cittadinanza e dotate di competenze in materia socio-abitativa, devono assumere un ruolo attivo nel fronteggiare la crisi economico-sociale connessa a quella sanitaria, recuperando allo scopo adeguate risorse nei propri bilanci.

Sottolineando, altresì, la necessità di un intervento straordinario dello Stato, attraverso la previsione di un fondo temporaneo per l’emergenza sociale e abitativa, e della Regione, attraverso l’integrazione dei propri fondi dedicati.

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta

a incrementare il fondo comunale a sostegno del pagamento dei canoni di locazione, così da allargare significativamente la platea dei beneficiari per l’anno 2020 e da riammettere all’erogazione del contributo gli esclusi per l’anno 2019 a causa della mancata documentazione su proprietà all’estero, requisito considerato recentemente illegittimo dalla Corte Costituzionale.

A procedere immediatamente al pagamento dei contributi affitto agli aventi diritto del 2019, per far fronte alle difficoltà in cui si trovano molti affittuari a causa del diminuito reddito percepito.

Ad attivarsi presso APES affinché gli assegnatari di alloggi ERP, in difficoltà economica a causa della crisi sanitaria in corso, vengano esonerati dal pagamento dei canoni di affitto fino a quando non abbiano recuperato il livello di reddito pre-emergenza.

Ad attivarsi, di concerto con la Prefettura, presso le rappresentanze dei proprietari di immobili e i sindacati degli inquilini affinché si istituisca un tavolo per ricontrattare i canoni in essere e per calmierare i futuri canoni sul territorio comunale per singoli e famiglie che dimostrino perdita di reddito causata dall’emergenza sanitaria.

 

Francesco Auletta, Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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