Mozione: No alla costituzione del Multi-national Division South (MND-S) Headquarter della NATO a Rovezzano (Firenze)

Premesso come:

sul territorio comunale di Firenze, a Rovezzano, si trovi la caserma “A. Predieri” dell’Esercito Italiano;

nel luglio del 2013, la revisione dello strumento militare nazionale abbia portato presso la caserma Predieri il Comando divisione “Friuli” e il Reparto comando e supporto logistico “Friuli”;

prima del 2013 la caserma Predieri fosse una delle sedi di “Eurofor”, forza multinazionale di intervento costituita nel 1995 e sciolta nel 2012, operante all’interno delle Missioni di Petersberg e che rispondeva formalmente al Comitato militare dell’Unione europea (rappresentando quindi una realtà chiaramente distinta dalla NATO);

il Comando Divisione “Vittorio Veneto” sia stato costituito a Firenze il 1° luglio 2019, a seguito della ridenominazione del Comando Divisione “Friuli”;

la gestione del demanio militare non preveda un ruolo diretto degli enti territoriali;

il Comune di Firenze non abbia documentazione, nonostante partecipi al tavolo per il federalismo demaniale;

la Regione Toscana non sia stata coinvolta in alcuno modo e non abbia a disposizione alcuna documentazione;

Ricordato come i Paesi della NATO avrebbero approvato, nell’ottobre del 2019, in sede di North Atlantic Council, su proposta del Ministero della Difesa italiano, la costituzione del Multi-national Division South (MND-S) Headquarters, quale comando da inserire nella NATO force structure;

Appreso di come la succitata iniziativa riguardi missioni individuate dal Paese e dall’Alleanza in tutto il mondo, pur mantenendo un orientamento verso il “fianco sud” dello schieramento dei paesi aderenti;

Considerato come la costituzione della HQ MND-S implichi partecipazione/stanziamento di personale militare di altri paesi dell’Alleanza Atlantica all’interno della caserma “Pedrieri”, anche al fine di rendere massima la capacità di interoperabilità tra l’esercito italiano e le forze NATO, in materia di difesa collettiva, gestione delle crisi e sicurezza operativa;

Ricordato come quanto già riportato prefiguri un obiettivo di forte capacità di dispiegamento delle forze in teatri operativi di conflitto armato, anche con minimo preavviso;

Letto come in alcuni ambienti militari si consideri strategico poter contare su un Comando NATO vicino al Mediterraneo e collocato in un’area centrale dell’Italia;

Appreso con preoccupazione di come si stia procedendo nel percorso per conseguire l’Initial Operational Capatibility e la Full Operational Capability, per validare il MND-S HQ;

Sottolineato come negli ultimi atti la NATO sia nuovamente oggetto e soggetto di forti tensioni, anche all’interno del continente europeo;

Letta la nota stampa della Rete Democratica Fiorentina (ANPI Firenze, Arci Firenze, associazione dei senegalesi Firenze e circondario, Centro sociale evangelico di Firenze, CGIL Firenze, Giuristi Democratici di Firenze, Libertà e Giustizia Firenze, Rete degli studenti medi di Firenze) del 20 giugno 2023, in cui si evidenzia che:

«Qualche settimana fa, attraverso una breve nota stampa è uscita l’informazione che il prossimo quartier generale permanente della Multinational Division South (Mnd-S) della Nato avrà sede alla caserma Predieri di Rovezzano. Sempre nella nota si legge che il Mnd-S della Nato “avrà autorità sulle forze terrestri assegnate dall’Alleanza nell’area di responsabilità”. La settimana scorsa il generale di divisione Massimiliano Quarto ha assunto il comando della Divisione Vittorio Veneto che è l’unità dell’Esercito italiano avviata alla riconfigurazione in «Multinational Division South» della Nato»;

«Da quanto si legge sui mezzi d’informazione mancherebbe ancora il definitivo segnale verde da parte dei vertici politico militari dell’Alleanza Atlantica, ma sembrerebbe essere solo un passaggio formale»;

«Purtroppo, le uniche informazioni giunte finora sono riservate a brevi note stampa e non si è ritenuto opportuno informare in maniera più completa la cittadinanza»;

«Tra l’altro, in base ad un documento visibile sul sito della Difesa, un bando di gara per l’ingegneria della futura Mnd-S risalirebbe addirittura al 2020, quindi è una decisione che nasce alcuni anni fa ma di cui si è deciso di informare la popolazione solo ora»;

«Questa riqualificazione della caserma Predieri, in un contesto geopolitico estremamente pericoloso e dove la Nato è impegnata in molteplici contesti bellici ci preoccupa molto. Proprio in questi giorni si rincorrono le dichiarazioni di alcuni Paesi della Nato che si sono resi disponibili a schierare le truppe in Ucraina, fatto che automaticamente aumenterebbe il rischio di una guerra su vasta scala e che potrebbe far scattare l’applicazione dell’articolo 5 della Nato: “Le Parti convengono che un attacco armato contro uno o più di loro in Europa o Nord America sarà considerato un attacco contro tutti loro”»;

«A questo, si aggiungono gli scontri che si stanno verificando in Kosovo e che riportano ad un clima molto preoccupante nei Balcani, dove il clima politico e sociale è sempre più infiammato»;

«Evidentemente, qualora una di queste situazioni degenerasse, il futuro Mnd-S della Nato avrebbe un’importanza tattico-strategica enorme, portandolo ad essere uno dei principali obiettivi militari di un conflitto che veda il coinvolgimento della Nato»;

«Rimaniamo profondamente stupiti che si sia pensato di inserire un comando Nato in un contesto con una forte presenza civile ed abitativa e che lo si sia fatto senza alcuna partecipazione o consultazione della cittadinanza. Continuiamo a sostenere che ci debba essere una netta separazione, anche geografica, dei civili dai militari, soprattutto se la vicinanza con questi ultimi possa comportare un qualsiasi rischio per la cittadinanza. E non lo riteniamo solo noi, visto che questo è uno dei principi sanciti dal Diritto Internazionale Umanitario»;

«Rifiutiamo la logica politica che porta a continui investimenti in ampliamenti delle basi militari Nato, soprattutto perché non si vedono lo stesso impegno politico ed economico a politiche di reale costruzione di Pace»;

«Infine, ci può far piacere che la progettazione sia stata pensata con “particolare attenzione alla sostenibilità ecologica della nuova costruzione, con basso impatto ambientale”, ma messa in questo contesto ci pare una mera dichiarazione di green washing di un’operazione che ha finalità esclusivamente belliche»;

«Crediamo che le istituzioni cittadine, regionali e nazionali debbano dare maggiori informazioni e risposte ai legittimi dubbi dei cittadini. Sono molte le domande che, in questo momento, rimangono senza risposta: Quale sarà l’impatto che il Mnd-S avrà sul territorio e sul quartiere nella vita quotidiana? Ci sarà un’ulteriore militarizzazione della zona? Ci saranno ripercussioni dirette sulla popolazione che vive vicino alla caserma? Qual è la posizione delle istituzioni cittadine e regionali rispetto alla nuova riconfigurazione della caserma Predieri? Qual è stata la partecipazione e coinvolgimento delle istituzioni locali nella determinazione della scelta e nell’architettura dell’operazione? Perché non si è ritenuto opportuno avviare un percorso che vedesse il coinvolgimento della cittadinanza o almeno un momento di approfondimento ed informazione?»;

Ricordato come diversi movimenti, associazioni e realtà del territorio abbiano iniziato a riunirsi nel mese di giugno 2023, per organizzare una diffusa risposta della cittadinanza all’ipotesi di un comando NATO a Rovezzano, convergendo nell’assemblea pubblica convocata nella Rete Democratica Fiorentina per la sera del 13 luglio 2023, presso il Circolo ARCI Luciano Piani;

Considerato inoltre come la mobilitazione sul territorio fiorentino stia dialogando con l’importante Movimento No Base – Né a Coltano né altrove, da tempo impegnato sui temi della tutela ambientale e del contrasto alla militarizzazione del territorio e che ha coinvolto centinaia di persone provenienti da diversi luoghi d’Italia nella partecipazione al campeggio “Fermare l’escaltion Bellica”, tenutosi a San Piero a Grado negli scorsi 13-16 Luglio, le quali hanno espresso una forte contrarietà alle ipotesi di una ulteriore militarizzazione del territorio;

Considerato che anche il territorio del Comune di Pisa è interessato da una forte presenza di infrastrutture militari, sono previsti ulteriori potenziamenti e la creazione di una nuova base e che, con l’allargamento della base a Rovezzano, l’intera Regione Toscana vedrebbe aumentare nel suo complesso la militarizzazione del territorio;

Il Consiglio comunale

Esprime la propria assoluta contrarietà all’ipotesi di costituire il comando Multi-national Division South (MND-S) Headquarter della NATO a Rovezzano.

IMPEGNA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

A promuovere un appuntamento che coinvolga la Rete Democratica Fiorentina, le realtà presenti all’assemblea già richiamata in narrativa del 13 luglio 2023, il Movimento No Base- Né a Coltano né altrove e tutte le realtà pacifiste e antimilitariste presenti nella Regione Toscana, onde poter:

rafforzare la tradizione della Toscana quale regione di pace;

costituire un’azione comune, tra istituzioni e società, per attestare la contrarietà all’insediamento di un comando NATO a Rovezzano e in generale all’insediamento di qualsiasi altra struttura militare all’interno del territorio toscano, ivi compresa la Base per il GIS e il reggimento “Tuscania” prevista nel Comune di Pisa;

A trasmettere il presente atto:

Al Presidente della Repubblica;

Al Presidente del Senato;

Al Presidente della Camera;

Al Presidente del Consiglio dei Ministri;

Al Ministro della Difesa;

Ai Gruppi Parlamentari di Camera e Senato;

Al Presidente della Regione Toscana;

Ai gruppi consiliari del Consiglio regionale della Toscana;

Al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito italiano;

Al Comando della Divisione “Vittorio Veneto”.

Al Sindaco di Firenze

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