Mozione: piena autonomia e adeguate risorse economiche, umane e strumentali per ARPAT

Di seguito la mozione presentata al consiglio comunale di Pisa dal consigliere di Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Possibile)

Mozione : piena autonomia e adeguate risorse economiche, umane e strumentali per ARPAT

Vista la Legge 22 giugno 2009, n. 30 “Nuova disciplina dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Toscana (ARPAT)”;

Ricordato che ARPAT garantisce, con le proprie strutture presenti in tutto il territorio regionale, le attività di prevenzione e protezione ambientale, di fondamentale importanza per il rispetto della legalità, lo sviluppo sostenibile e per la tutela della salute dei cittadini;

Considerato che per essere veramente efficace ARPAT deve poter svolgere le proprie attività istituzionali in autonomia e deve essere dotata di un numero sufficiente di risorse economiche, di personale e strumentali;

Considerato che da oltre 3 anni ARPAT attende che in Toscana venga recepita la L. 132/2016 “Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente e disciplina dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale”;

Considerato che, come anche di recente comunicato dalle organizzazioni sindacali, il personale di ARPAT negli ultimi anni è sensibilmente diminuito fino a diventare insufficiente e con un’età media avanzata e che tale condizione, unitamente alla carenza di mezzi e strumentazioni adeguate, ha già prodotto un calo delle attività di protezione ambientale nel territorio regionale;

Considerato che la situazione di carenza numerica del personale è destinata a peggiorare a seguito dei futuri pensionamenti e solo in misura minima compensati da nuove assunzioni;

Ricordato che nel territorio della provincia di Pisa insistono varie pressioni ambientali, con criticità generate da un uso non sostenibile delle risorse naturali, da una mobilità basata principalmente sull’uso dell’auto privata e da attività industriali che hanno effetti rilevanti anche – in taluni casi – quando si svolgono in territori contigui;

Ritenuta imprescindibile la presenza dell’Agenzia nel territorio provinciale di Pisa con la piena e continua operatività delle sue strutture per rispondere alle esigenze dei cittadini, per fornire informazioni imparziali e conoscenze scientifiche di supporto alle decisioni delle amministrazioni e per intervenire in caso di emergenze ambientali

Il Consiglio Comunale si impegna

  • a sollecitare la Regione per il recepimento della L. 132/2016 con una nuova legge su ARPAT che le riconosca piena autonomia ed assicuri adeguate risorse economiche, umane e strumentali per l’espletamento di tutte le attività istituzionali di tutela e prevenzione ambientale in Toscana;
  • a chiedere che nella nuova legge ARPAT venga ripristinato un organismo di “partecipazione sociale” per consentire ai Comuni ed agli antri enti locali, alle organizzazioni sindacali, ai comitati di cittadini ed alle associazioni ambientaliste di prendere parte al processo di definizione degli obiettivi e dei programmi di attività dell’Agenzia;
  • a chiedere che la Regione provveda, attraverso un piano straordinario ed urgente, all’assunzione di personale, nei ruoli e nei profili necessari, per il Dipartimento di Pisa e per tutte le altre strutture di ARPAT;
  • a chiedere alla Direzione di ARPAT di predisporre un Piano Triennale del Fabbisogno del Personale (PTFP) 2019/2021, dimensionato per riportare la dotazione organica (di comparto e dirigenza) ai livelli almeno del 2016, individuando eventuali priorità.

impegna il Presidente del Consiglio comunale

  • ad inviare il suddetto documento al Presidente della Regione, ai membri della giunta regionale e a tutti i gruppi consiliari della Regione Toscana.

 

Francesco Auletta Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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