Mozione: Pisa città dell’accoglienza: ri-adesione del Comune alla Rete SAI

Premesso che:

– Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno, nel periodo compreso tra il 1 Gennaio e il 30 Ottobre 2023 sono sbarcati sulle coste italiane 143.789 migranti, con un incremento del 70% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente [Ministero dell’Interno, Cruscotto Statistico Giornaliero, 30 Ottobre 2023];

– Tale incremento rende necessario allestire nuove strutture di accoglienza, in modo da provvedere a una sistemazione dignitosa dei nuovi arrivati

Considerato che:

– L’accoglienza dei richiedenti asilo, dei profughi e dei rifugiati si configura come un vero e proprio obbligo giuridico, sancito dall’art. 10 della Costituzione e dalle norme europee in materia (in particolare dalla Direttiva 2013/33/UE del 26 Giugno 2013); i Comuni, in un’ottica di leale collaborazione con gli altri organi dello Stato, possono e debbono contribuire alla costruzione e al rafforzamento complessivo del sistema di accoglienza;

– Il cosiddetto “Decreto Cutro” ha stabilito tuttavia che i richiedenti asilo – cioè proprio coloro che sono sbarcati in questi mesi sulle coste meridionali – non possono più accedere al sistema ordinario di accoglienza, la “Rete Sai”, e debbono essere obbligatoriamente collocati nel sistema “straordinario” dei Cas (decreto-legge 10 marzo 2023, n. 20, coordinato con la legge di conversione 5 maggio 2023, n. 50, art. 5 ter, comma 2, lettera a, numero 2);

– Tale disposizione ha prodotto il paradosso di una congestione complessiva del sistema dei Cas, a fronte di intere strutture Sai rimaste vuote, semi-vuote o comunque con posti disponibili;

Rilevato che:

– Il sistema SAI, pur a fronte delle limitazioni imposte dal “decreto Cutro”, resta oggi un pilastro fondamentale del sistema di accoglienza. Esso si fonda infatti sul principio della “accoglienza integrata”: che significa garantire non solo l’ospitalità materiale (vitto e alloggio), ma un più ampio insieme di servizi finalizzati all’inserimento sociale, abitativo e lavorativo delle persone accolte;

– La rete dei centri Cas era stata allestita in origine in via meramente emergenziale, ed era destinata ad essere superata. Ancora nel 2018 il Viminale (presieduto dal Ministro Matteo Salvini) ribadiva l’obiettivo del superamento del sistema Cas, e invitava tutti i Comuni ad aderire alla Rete Sai (cfr. Ministero dell’Interno, Relazione sul funzionamento del sistema di accoglienza predisposto al fine di fronteggiare le esigenze straordinarie connesse all’eccezionale afflusso di stranieri nel territorio nazionale, Roma 2018)

Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale di Pisa:

– Ritiene che l’accoglienza dei profughi debba essere strutturata secondo le finalità e i principi enunciati dalla Rete SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), istituita dal Ministero dell’Interno e dall’Anci: dunque come accoglienza “integrata”, che non si limita a fornire un posto letto ma che punta all’autonomia del beneficiario, al suo positivo inserimento nella società, al rispetto della sua dignità e dei suoi diritti;

Il Consiglio Comunale di Pisa impegna il Sindaco e la Giunta:

– Ad aderire nuovamente alla Rete Sai, facendo un passo indietro rispetto alla Delibera della Giunta Comunale n. 40 del 28 Marzo 2019 che decideva «di non rinnovare (…) l’adesione al progetto Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati»;

– A chiedere al Parlamento italiano l’abrogazione o la modifica radicale del “decreto Cutro”, in particolare nella parte in cui si prevede l’esclusione dei richiedenti asilo dal sistema Sai e la riduzione dei servizi nel sistema Cas;

– A predisporre, in sinergia con le associazioni del territorio più attive su questi temi, e in accordo con gli enti pubblici preposti a vario titolo all’assistenza dei profughi (Prefettura, Questura, Asl e Società della Salute), un punto informativo destinato ai richiedenti asilo e rifugiati;

– A sollecitare la Prefettura a riorganizzare i propri servizi di accoglienza tenendo conto per quanto possibile degli standard Sai;

– A sollecitare le autorità sanitarie affinché sia garantito, a tutti i richiedenti asilo, ai beneficiari di protezione internazionale e umanitaria, e ai profughi, il pieno e immediato accesso al Servizio Sanitario Nazionale, in armonia con le Linee Guida per l’applicazione della normativa sull’assistenza sanitaria dei cittadini non italiani presenti in Toscana di cui alle delibere della Giunta Regionale n. 1146/2020 e 1139/2014.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare

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