Mozione: Pisa città per la pace: no all’uso di strutture civili per trasporto di armi

La seguente mozione è stata presentata al consiglio comunale di Pisa dal consigliere Francesco Auletta (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile).

Mozione: Pisa città per la pace: no all’uso di strutture civili per trasporto di armi

Lamentando che il territorio del Comune di Pisa, con la presenza dell’aeroporto militare “Dell’Oro” e la vicinanza della base statunitense di Camp Darby, è diventato la principale piattaforma logistica e operativa in Italia per l’invio di materiale bellico destinato all’Ucraina, attraverso la base di Rzeszow in Polonia orientale.

Denunciando l’utilizzo, per il trasporto del suddetto materiale bellico, di piazzole adibite al trasporto civile e di merci all’interno dell’area Cargo dell’aeroporto di Pisa, nonché la richiesta al personale civile dell’aeroporto di caricare armi ed esplosivi invece che aiuti umanitari;

Esprimendo pieno sostegno ai lavoratori dell’aeroporto che si sono rifiutati di effettuare questo carico, assegnato loro senza autorizzazione e senza rispetto delle procedure di sicurezza previste.

Registrando che il Comando operativo di vertice interforze (Covi) ha confermato che le armi destinate all’Ucraina dovevano essere caricate su un volo civile (un B-737 cargo della compagnia islandese Bluebird Nordic, autorizzata dalla Nato a simili trasporti) ed ha affermato che “l’attività è stata condotta presso una piazzola di parcheggio civile dell’aeroporto militare Galilei, anziché, come avviene usualmente, all’interno dei parcheggi aeroportuali militari, per l’eccezionale e contemporanea attività di trasporto richiesta dalla situazione in atto”.

Denunciando che il Presidente di Toscana Aeroporti, Marco Carrai, si sia limitato a commentare questo grave episodio rassicurando che simili attività non saranno più richieste ai dipendenti dell’aeroporto civile, senza assumersi nessuna responsabilità per quanto accaduto.

Contestando la decisione del governo, sostenuta dalla maggioranza del Parlamento, di inviare armi in Ucraina, in deroga alla legge 185/1990 che vieta l’esportazione e il transito di materiali di armamento verso paesi in stato di conflitto armato, e in contrasto con l’articolo 11 della Costituzione.

Contestando nello specifico la decisione del governo e del parlamento, in quanto l’invio di armi, ancorché in una prospettiva di legittima difesa da una aggressione in corso, alimenta la durata e l’escalation del conflitto e ne può provocare l’allargamento, facendo di fatto dell’Italia un paese co-belligerante contro la Russia.

Lamentando, infine, che la natura e la quantità del materiale bellico inviato sono state coperte da segreto, e che nessuna disposizione è stata assunta per impedire che le armi inviate in Ucraina vengano utilizzate, durante e dopo il conflitto, da formazioni paramilitari o da civili.

Il Consiglio Comunale di Pisa impegna il Sindaco e la Giunta

a garantire, di concerto con gli altri enti coinvolti, l’indisponibilità di strutture e di lavoratori civili al trasporto di armi;

a richiedere alla società Toscana Aeroporti una relazione dettagliata su quanto accaduto nell’area Cargo dell’aeroporto di Pisa;

a richiedere, in assenza di adeguate spiegazioni e assunzioni di responsabilità di quanto accaduto, le dimissioni del Presidente della società Toscana Aeroporti:

a verificare che la società Bluebrd Nordic avesse l’autorizzazione a trasportare armi e se Toscana Aeroporti ha eseguito o meno la verifica su queste autorizzazioni visto l’utilizzo di personale civile, in area civile dell’aeroporto, per il caricamento di armi.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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