Mozione: Solidarietà al popolo saharawi

Di seguito la mozione presentata al consiglio comunale di Pisa dal consigliere Francesco Auletta (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile).

Mozione: Solidarietà al popolo saharawi

Considerati gli scontri a fuoco tra il Regno del Marocco e il Fronte Polisario del novembre 2020, dopo quasi 30 anni di cessate il fuoco firmato dalle parti, nel quadro del Piano di Pace dell’Organizzazione delle Nazioni Unite del 1991, con il quale veniva dato l’avvio alla Missione ONU per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO);

Ricordato come:

  • L’Assemblea Generale ONU abbia deliberato la risoluzione 1514 (XV) il 14 dicembre 1960, avente per oggetto, Declaration on the Granting of Indpendence to Colonial Countries and Peoples;

  • Il Sahara Occidentale sia stato inserito nel 1963 tra i paesi considerati dall’ONU Non-Self-Governing Territories;

  • L’ONU abbia indicato la necessità di un referendum nel Sahara Occidentale per il libero esercizio dell’auto-determinazione della popolazione indigena;

  • La Corte di Giustizia Internazionale (ICJ), il 15 ottobre 1975, abbia definito l’assenza di ogni legame tra il Sahara Occidentale e le realtà di Marocco e Mauritania;

  • Le Nazioni Uniti abbiano apertamente condannato l’invasione del Marocco nel Sahara Occidentale, attraverso più atti;

  • L’invasione del Sahara occidentale del 1975 abbia determinato la migrazione di 165.000 persone nei campi profughi del sud-ovest dell’Algeria;

  • La condizione del popolo saharawi sia lesiva di ogni principio di diritto internazionale e della stessa dignità umana delle persone coinvolte da questa situazione di violazione del diritto all’autodeterminazione dei popoli;

  • Ricordato come l’Associazione di Promozione Sociale CittàVisibili abbia ricordato i quasi 180 comuni della Toscana che hanno una forma di gemellaggio con una tendopoli del popolo saharawi, con un’azione istituzionale finalizzata anche a rendere conosciuta a tutta la cittadinanza dei nostri territori l’esistenza di questa lotta per l’autodeterminazione di un popolo;

Appreso della riduzione degli aiuti internazionali alla popolazione saharawi, in relazione al contesto pandemico Covid-19;

Letti gli appelli e le comunicazioni del Movimento solidale italiano di amicizia con il popolo saharawi;

Appreso di come l’intervento militare delle Forze armate del Marocco sia stato giustificato come risposta a circa un mese di proteste pacifiche della popolazione saharawi, impegnata a denunciare l’aperta violazione degli accordi internazionali, con un traffico commerciale da parte del Marocco in un’area individuata come fascia in cui sarebbero vietate tutte le attività, militari e civili, di tutte le parti;

Lette le denunce del presidente della Repubblica araba democratica saharawi di un’assenza di azioni tempestive e di risposte da parte dell’ONU, a tutela della popolazione saharawi;

Richiamate:

  • La risoluzione 2014/00954, avente per oggetto Per la difesa dei diritti umani nel Sahara Occidentale, approvata senza voti contrari durante la seduta del 10 novembre 2014, con cui si chiedeva l’impegno della missione di Pace delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale, presente dal 1991, per tutelare i diritti umani saharawi;

  • La risoluzione 2015/00769, avente per oggetto Per l’autodeterminazione del popolo saharawi, approvata senza voti contrari durante la seduta del 4 giugno 2015, con la quale si chiedeva all’Alta Rappresentante dell’Unione Europea di favorire «una soluzione giusta per l’autodeterminazione del popolo saharawi, per l’immediato rispetto dei diritti umani nei territori occupati, per la tutela delle risorse naturali e minerarie nel Sahara Occidentale e per il formale riconoscimento, da parte dell’Unione Europea, del Fronte Polisario (che da sempre siede ai tavoli diplomatici per la negoziazione del conflitto saharawi) quale rappresentante della popolazione della RASD»;

IL Consiglio comunale:

CONDANNA

La violazione degli accordi internazionali da parte delle Forze Armate del Marocco;

ESPRIME

Solidarietà e sostegno al popolo saharawi;

CHIEDE AL GOVERNO ITALIANO E ALL’UNIONE EUROPEA

Di fare tutto ciò che rientra tra le proprie competenze al fine di:

  • Condannare l’aggressione armata del Marocco nel Sahara Occidentale e ottenere il ripristino del rispetto degli accordi presi tra le parti, al fine di favorire un percorso di pace nell’area;

  • Ottenere una convocazione in tempi rapidi per il referendum di autodeterminazione per il Sahara Occidentale;

  • Evitare ogni conseguenza legata alla pandemia Covid-19 rispetto agli aiuti internazionali destinati al Sahara Occidentale;

  • Favorire la conoscenza presso la cittadinanza italiana del dramma del popolo saharawi, anche con la ripresa delle attività di gemellaggio e di scambi culturali, non appena la situazione sanitaria lo renderà nuovamente possibile;

IMPEGNA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

A trasmettere il presente atto:

  • Alla Presidente del Senato;

  • Al Presidente della Camera;

  • Al Presidente del Parlamento europeo;

  • Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri;

  • Al Ministro degli Esteri;

  • All’Ambasciata del Regno del Marocco.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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