Riportiamo qui di seguito la mozione proposta al voto del Consiglio Comunale di Pisa dai consiglieri del Gruppo consiliare “Una città in comune – PRC”
Mozione: Sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici della Ericsson di Pisa
Tenuto conto che la Ericsson, azienda svedese operante anche in Italia nella fornitura di tecnologie e servizi di comunicazione, ha annunciato decine di licenziamenti nell’ambito di un processo di ristrutturazione nazionale che coinvolge quasi 400 lavoratori;
Tenuto conto che a Pisa lunedì scorso la stessa Ericsson ha aperto una procedura di mobilità per 9 lavoratori prevedendo il trasferimento di altri 26 a Genova;
Tenuto conto che la società per la sede di Pisa ha ricevuto nel corso degli anni finanziamenti pubblici ingenti, anche da Regione Toscana, per lo sviluppo di progetti di ricerca, e che tali finanziamenti erano finalizzati anche all’investimento su Pisa quale luogo di eccellenza nella produzione scientifica e tecnologica di punta, tanto è vero che nei progetti sono coinvolti anche istituti pubblici di ricerca quali il CNR e la Scuola S. Anna;
Tenuto conto che, anche attraverso le risorse stanziate, sono stati realizzati posti di lavoro a tempo determinato, e quindi precari, e sono stati attuati trasferimenti da altri siti, anziché investire su nuove assunzioni a tempo indeterminato;
Considerato che la scelta di Ericsson rischia di determinare de facto la chiusura del sito produttivo di San Cataldo, con un forte impatto anche sul laboratorio di ricerca pisano attivo all’interno del CNR;
Considerato che anche nel 2015 è stato presentato un ulteriore progetto (Fi-Pi-Li 3), ammesso con riserva ad un finanziamento di circa 7 milioni di euro, di cui 3 destinati alla Ericsson. Secondo le rappresentanze sindacali, questo è il motivo per cui la società non smantella totalmente il sito pisano, dove manterrà un gruppo di dipendenti per non perdere le risorse pubbliche. Questo sarebbe contrario alle strategie di sviluppo locale perseguite con finanziamenti
il consiglio comunale di Pisa
- stigmatizza e denuncia il comportamento di questa azienda che nonostante abbia percepito milioni di euro pubblici a sostegno delle proprie attività non sente in alcun modo il vincolo della responsabilità sociale di impresa e viene meno di fronte ai propri doveri nei confronti dei lavoratori e dei lavoratrici e di tutta una comunità;
- sostiene convintamente la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici e richiede alla azienda di ritirare immediatamente le procedure di mobilità e la richiesta di trasferimento in altra sede del restante personale;
- chiede alla Regione Toscana che ha dato parte dei contributi pubblici alla azienda di intervenire rapidamente e energicamente nei confronti dell’azienda affinché non vi siano riduzioni occupazionali sul nostro territorio
- impegna il presidente del consiglio comunale a chiedere un incontro urgente tra la conferenza dei capigruppo e la RSU e le organizzazioni sindacali al fine di ascoltare le proposte e concordare eventuali iniziative ulteriori per salvaguardare tutti i livelli occupazioni