Mozione urgente: Stato di agitazione al quotidiano “Il Tirreno” e Gruppo Editoriale GEDI

Di seguito la mozione presentata al consiglio comunale di Pisa da Francesco Auletta, consigliere di Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Possibile)

Mozione urgente: Stato di agitazione al quotidiano “Il Tirreno” e Gruppo Editoriale GEDI

Considerato che:

  • dal comunicato sindacale dell’assemblea dei “Il Tirreno” del 2 ottobre scorso emerge la notizia della volontà del Gruppo Editoriale GEDI di cedere la testata, oltre ad altri tre quotidiani provinciali dell’Emilia;

  • da quanto riportano gli stessi giornalisti la trattativa per tale cessione è avvenuta, nelle prime battute, nella più totale segretezza, senza il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali, dei vertici del giornale, delle istituzioni locali e degli stessi giornalisti, che annunciano scioperi già entrati nel vivo nei giorni scorsi;

  • da quanto anticipato da numerose testate nazionali la cessione avverrebbe nell’ambito di operazioni legate a scalate verso nuove testate, con vendita de “Il Tirreno” e degli altri quotidiani emiliani ad una cordata composta da vari imprenditori estranei al mondo dell’editoria, in un momento in cui l’intero settore è attraversato da una crisi profonda che, come segnalato a più riprese in questi anni dalle associazioni di categoria, chiama invece ad effettuare nuovi e importanti investimenti nel settore per affrontare le sfide della digitalizzazione e dell’informazione plurale del XXI secolo.

  • “Il Tirreno” è, da decenni, parte integrante della pluralità dell’informazione nella nostra regione, oltre che voce autorevole dell’informazione e primo quotidiano locale della città di Pisa, ove risiede una storica redazione e sono in attività numerosi giornalisti e collaboratori che oggi vedono nel loro futuro l’ombra di possibili ristrutturazioni.

  • l’informazione locale, malgrado il suo ruolo decisivo nella formazione e crescita della cittadinanza è, tramite operazioni del genere, messa continuamente in un’ulteriore condizione di fragilità, ponendo a repentaglio la libertà di informazione, sottoposta sempre più ad una omologazione feroce al traino di dinamiche, aggravando potenzialmente anche le condizioni di lavoro dei giornalisti, in un settore in cui domina ormai storicamente un precariato inaccettabile.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI PISA

Esprime la massima solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici impegnati in questa difficile situazione;

Ritiene che per tutti i motivi sopra elencati il futuro della testata e di tutti i lavoratori debba essere tutelato;

Rivolge un appello al Gruppo Editoriale GEDI, oltre che all’Ordine dei Giornalisti, all’Associazione Stampa Toscana e alle parti sociali che seguono la vicenda, affinché intervengano tempestivamente per dare un futuro certo alla testata, scongiurando ombre di una vendita senza progetti e senza un chiaro futuro, convocando un tavolo con i giornalisti, primi attori di questa vicenda;

Rivolge inoltre alle forze imprenditoriali coinvolte, in accordo con i lavoratori, maggiore chiarezza ed un progetto che garantisca la continuità di un’impresa che capillarmente dà voce, confronto e informazione alla nostra città e ai nostri territori, pretendendo altresì se l’operazione ideata rappresenti solo un’operazione contabile o se è stata valutata la sua sostenibilità futura, anche a breve termine, sia per le persone coinvolte dalla cessione che per le testate che svolgono un servizio importante nelle loro comunità.

Francesco Auletta, Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

Condividi questo articolo

Lascia un commento