Municipio dei Beni Comuni, elaborato un progetto per il riuso del Distretto 42

GoNewsplenaria-municipio-beni-comuni

Municipio dei Beni Comuni, elaborato un progetto per il riuso del Distretto 42

Il progetto per il Distretto 42 Durante l’ultimo fine settimana centinaia di cittadine e cittadini hanno preso parte al percorso di progettazione partecipata lanciato nei giorni scorsi dal Municipio dei Beni Comuni per riaprire, e restituire a un uso sociale e pubblico, il Distretto 42, tornato al degrado e all’abbandono dopo lo sgombero dell’aprile 2014. Oltre 200 i questionari; in molti, provenienti dalle associazioni ai sindacati, dalle cooperative sociali alle aziende agricole, dai collettivi politici ai singoli cittadini, hanno partecipato ai tavoli tematici del sabato pomeriggio invadendo letteralmente il quartiere San Martino. Altrettanti, poi, presso il Polo Portanuova hanno preso parte al lavoro di sintesi della domenica mattina, planimetrie alla mano e idee in testa, assistiti da ingegneri, urbanisti, architetti, docenti dell’Università, alcuni dei quali della Società Italiana dei territorialisti. Al contempo sono emerse anche alcune campagne che verranno lanciate già dai prossimi giorni in città, in particolar modo intorno a due temi centrali: la pace e il disarmo, a partire dalla questione di Camp Darby, e il tema di un’economia alternativa opposta a quella dei mercati e dei pareggi di bilancio che stanno distruggendo la nostra società. A dimostrazione che non sarà certo l’assenza, per altro inspiegabile, del Distretto 42 a fermare e zittire le voci che nel fine settima si sono unite, al contrario: esse saranno l’eco che risuonerà forte nei giorni della riapertura dei cancelli di via Giordano Bruno . Pesante l’assenza di qualsiasi esponente dell’amministrazione comunale, a più riprese invitati, gli stessi che continuano a ignorare una simile esperienza per portare avanti nelle chiuse stanze il protocollo sulle caserme. Assenze e miopie a partire dall’assessore alla Partecipazione Danti, che dimostra una volta di più, specchio della sua maggioranza, come la partecipazione nata dal basso, dalle persone, dai cittadini e dalle cittadine di Pisa, non valga quanto quella eterodiretta dai palazzi. Così l’amministrazione si è fatta sfuggire un’occasione importante di partecipazione reale, come se non sapesse ascoltare quello che i cittadini hanno da dire, oppure non sapesse cosa rispondere a una realtà cittadina che vuole altro e farebbe altro. D’altra parte, come potrebbero continuare a dire sì al protocollo caserme, se ascoltassero l’assordante No che viene dalla città? Alla chiusura del comune ha invece fatto da contraltare un percorso pubblico e trasparente, in cui sono emerse vere proprie parole cardine per recuperare e autogestire dal basso uno spazio che sarà prima di ogni cosa un luogo aperto alla città, un parco pubblico nel cuore di Pisa, che oggi manca. Relazione, formazione, autoproduzione, condivisione sono alcune delle parole chiave emerse dai tavoli di lavoro, le stesse che si sono poi ritradotte anche nel pensare una nuova funzione, e una nuova destinazione, degli spazi ora abbandonati del Distretto 42. In centinaia hanno risposto a un’unica domanda: “Cosa il Distretto 42 può rappresentare per la città e il quartiere in questo tempo di crisi, di difficoltà sempre più quotidiane?”. Forse la riposta non piace ai nostri amministratori, ma andrebbe ascoltata: sono progetti che possono farsi reali in un baleno, e che potrebbero ricreare l’anima virtuosa, accogliente e solidale, di una comunità sempre più rinchiusa tra le quatto mura di casa, sempre più impaurita dal domani. Il 21 e 22 Febbraio sarà tempo di presentare il progetto elaborato alla città. Ancora aperti a partecipazione, innovazione e suggerimenti. Municipio dei Beni Comuni

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2015/02/03/municipio-dei-beni-comuni-elaborato-un-progetto-per-il-riuso-del-distretto-42/
Copyright © gonews.it

Condividi questo articolo

Lascia un commento