No a nuovi parcheggi in via Qualquonia e a Cisanello. Servono destinazioni pubbliche e aree verdi, non nuove cementificazioni

Ancora nuovi parcheggi e cemento. Sono questi i contenuti principali della variante proposta alla Giunta Conti che arriverà domani, martedì 26 gennaio, in consiglio comunale.

Si tratta di scelte scellerate, come dimostrano due casi in particolare.

Primo caso: si vuole approvare la previsione di un nuovo parcheggio nell’area adiacente alla Chiesa sconsacrata S. Antonino di Via Qualquonia, che si trova alle spalle del complesso di San Paolo a Ripa d’Arno – Cappella di Sant’Agata – Monastero delle Benedettine. Non solo la chiesa è vincolata, ma lo è anche quella piccola area verde al suo fianco. E non è un caso: si tratta della pertinenza di un bene storico vincolato e necessaria per la corretta fruizione del bene stesso. Ci sembra francamente strano dover sottolineare che un parcheggio, per quanto piccolo, impedirebbe tale fruizione, senza peraltro risolvere il problema della sosta e al limite peggiorando le condizioni di traffico nel quartiere.

Riteniamo quindi che debba essere lasciata a verde e proporremo un emendamento con questa modifica, e la cancellazione di qualsiasi previsione di spazi per le auto.

Altrettanto gravi sono i contenuti della variante per quanto riguarda un’area a Cisanello: in questo secondo caso si tratta di una lottizzazione legata ad una convenzione pubblica ormai scaduta che prevedeva una destinazione pubblica a standard (scuola e verde attrezzato). Si usa la scadenza della convenzione e il fatto che non si sono fatti gli espropri per procedere alla cancellazione delle destinazioni pubbliche che, invece, sarebbero utili al quartiere. In poche parole, si vuole cementificare a fini residenziali un’area oggi verde di circa 5.500 metri quadrati, destinandone circa la metà a parcheggio. Noi riteniamo che invece le destinazioni pubbliche siano da mantenere e che il Comune debba procedere nella direzione già tracciata dagli strumenti urbanistici vigenti, ad esempio destinandola ad un intervento di forestazione urbana.

Queste due varianti non hanno alcun interesse pubblico e dimostrano ancora una volta quali siano le logiche con cui opera questa Giunta che usa ogni possibile occasione, così come con il Piano Strutturale Intercomunale e il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile per prevede nuovi pesanti cementificazioni, trasformando aree verdi in parcheggi.

Non si tratta solo di scelte sbagliate, ma sconsiderate e non rispondenti ai bisogni dei cittadini e delle cittadine; oggi ancor più se si guarda alla luce degli effetti sulle città della pandemia.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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